Commercio, appello alle istituzioni di un imprenditore: "Aiutateci sennò è la fine"

Redazione

Commercio, appello alle istituzioni di un imprenditore: "Aiutateci sennò è la fine"

mercoledì 22 Aprile 2020 - 08:18

Marcello De Vincenzo è uno degli imprenditori messinesi che non sa se potrà riaprire il suo locale non appena l’emergenza sarà passata. Il suo locale si trova sulla Cortina del Porto, è una pizzeria molto frequentata fino a quando lo Stato ha deciso di chiudere i locali per fronteggiare l’emergenza Covid.

Guardi – afferma il proprietario de L’Ingrediente – ho appena ricevuto formale diffida da parte del proprietario dell’immobile. Siamo a rischio sfratto perché non siamo stati in grado di pagare la pigione. Da due mesi non lavoriamo e sinceramente ho preferito pagare gli stipendi ai miei cinque dipendenti subito dopo la chiusura. Non me la prendo con il proprietario dell’immobile anche se la diffida la trovo inopportuna. Me la prendo con le istituzioni che non hanno fatto nulla per venirci incontro. Si doveva prevedere questa situazione, ho pagato le utenze ma l’affitto non ce l’ho fatta. Nessuno ad oggi si è fatto carico di noi imprenditori, il rischio è che non riusciremo più ad aprire i locali. Aspettiamo che le istituzioni locali e statali ci vengano incontro sennò sarà la fine. Messina è una città che vive di terziario e se chiudono i negozi sarà una crisi irreversibile“.

Lo Stato ha dato comunque la possibilità di accedere ai prestiti garantiti?

No ci ha dato nessuna mano, le spiego perché. Come tanti sono andato in banca per i famosi 25mila euro, la banca mi chiede di esibire anche il Durc. Se non sei in regola con i contributi previdenziali diventa un problema. E poi le aggiungoc he se un imprenditore ha delle scoperture, con i soldi dati in prestito le banche si garantiscono le scoperture e ti danno il resto sotto forma di prestito. Le sembra una cosa normale?

A chi intende rivolgere il suo grido d’allarme?

A tutte le Istituzioni, in modo particolare al sindaco che deve darci una mano d’aiuto altrimenti sarà la fine per tutti noi. Ma si deve fare, non si deve perdere altro tempo perché in pochi resistono a questa crisi“.