Paziente positiva al Piemonte, Uil-Fpl: "Temiamo nuovo focolaio, l'azienda ha adottato procedure sicurezza?"

Redazione

Paziente positiva al Piemonte, Uil-Fpl: "Temiamo nuovo focolaio, l'azienda ha adottato procedure sicurezza?"

giovedì 09 Aprile 2020 - 19:16

La scrivente organizzazione sindacale rimane fortemente sbigottita dalla procedure adottate da codesta Azienda, identificata “noCOVID”, che hanno già causato un primo focolaio presso il Presidio riabilitativo di Casazza e che potrebbero causare nuovi focolai presso il PO Piemonte. In aggiunta, le ultime disposizioni di servizio impartite dal Direttore del Dipartimento di Emergenza, a nostro avviso discutibili, ad oggi, rivelano tutta la loro inadeguatezza. Infatti, stiamo assistendo al ripetersi di un probabile nuovo focolaio presso l’ospedale Piemonte, perché nei giorni scorsi è stata ricoverata presso il reparto di Ortopedia una pazienta giunta al Pronto soccorso generale in urgenza e non è stata sottoposta al previsto tampone. La stessa a seguito di sintomatologia sospetta ha eseguito il tampone successivamente, che ha dato esito positivo, con tutte le conseguenze derivanti. Non è più possibile tollerare comportamenti superficiali sulla pelle dei lavoratori da parte di chi è preposto a dirigere un Dipartimento o i Presidi“.

Lo scrivono in una nota indirizzata al management dell’IRCCS-Neurolesi/Piemonte, Pippo Calapai, segretario generale Uil-Fpl Messina, Mario Salvatore Macrì, responsabile area medica, Maurizio Celona e Nino Nunnari, rispettivamente segretario aziendale Piemonte e Irccs-Neurolesi.

Nel merito, la Uil-Fpl Messina chiede: “Quali procedure sono state adottate sino ad oggi?; se l’azienda abbia espletato la prevista formazione e informazione ai lavoratori in merito alla Gestione del Rischio Biologico Specifico per esposizione al COVID-19 al fine di attivare adeguate misure di prevenzione e protezione quali barriere comportamentali (procedure, formazione e informazione, etc.) e barriere fisiche (DPI e altro), secondo la specifica mansione, il tutto in stretta collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione(RSPP), con il Medico Competente e attraverso il documento di valutazione dei rischi ambientali e nel rispetto del recente protocollo emanato in data 14 marzo 2020 che prevede tra l’altro la  costituzione nell’Azienda di un “Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS”.

Poi i dirigenti dell’organizzazione sindacale riferiscono: “Recentemente, siamo venuti a conoscenza di un nuovo episodio riconducibile a presunta ‘cattiva organizzazione”, a nostro avviso, avrebbe potuto causare danni enormi. Infatti, nei giorni scorsi il Direttore Medico di Presidio ha disposto il ricovero di un paziente in Cardiologia/UTIC, in totale dispregio della recente disposizione regionale che prevede espressamente ‘Pazienti COVID o semplicemente o semplicemente sospetti o probabili COVID, per nessun motivo devono accedere all’UTIC. Prima di accettare anche un paziente acuto ed estremamente critico da altri reparti o dal Pronto Soccorso o dal 118 deve essere assicurato per quanto possibile che non sia un COVID o sospetto tale’. Pertanto, al fine di scongiurare una possibile esplosione di un nuovo focolaio COVID-19 presso il  Piemonte si chiede con urgenza a codesta amministrazione che il personale che, direttamente o indirettamente, sia venuto a contatto con la paziente risultata positiva al virus COVID-19 venga sottoposto all’esame del tampone“.

La Uil-Fpl Messina, rivolgendosi infine Assessore Regionale alla Salute, Ruggero Razza, chiede l’avvio di una indagine ispettiva al fine di verificare eventuali responsabilità e di procedere alla rimozione del Manager”.

Intanto, il personale è fermento perché da 15 giorni attendono l’esito dei tamponi.