Sulla trasformazione del Piemonte in Covid-Hospital il personale di radiologia scrive ai vertici dell’azienda sanitaria.
“Abbiamo preso atto della decisione di trasformare il presidio ospedaliero Piemonte in un Covid Hospital al fine di contribuire, nell’interesse della nostra comunità locale, ad affrontare l’emergenza sanitaria indicata in oggetto.
Nel dichiararci ovviamente pronti a tale oneroso compito, del tutto corrispondente alla nostra funzione ed ai nostri ideali, ci permettiamo di segnalare che purtroppo, per come è noto, il virus in questione è particolarmente diffuso in ambito sanitario, tant’è che ammontano a diverse migliaia gli operatori socio-sanitari coinvolti –con esiti a volte infausti– nel mentre sussiste ancora una palese incertezza (si vedano ad esempio le differenti disposizioni in materia di effettuazione dei tamponi) sulle procedure di prevenzione e le caratteristiche dei DPI che a tal fine vengono consigliati dallo stesso ISS e da altre Istituzioni anche internazionali nell’attuale scenario emergenziale. Consegue che il richiamo alle c.d. linee guida in ordine all’utilizzo in strutture COVID di mascherine chirurgiche non appare assolutamente adeguato e idoneo a prevenire la possibilità di contagi tra il personale sanitario.
D’altra parte, è altrettanto noto che presso la nostra struttura, anche di recente, è stata riscontata una preoccupante carenza nella dotazione di tali DPI, e che sino al momento si è provveduto al riguardo con dotazioni solo in parte fornite da codesta direzione ma affidate, ove rinvenute, alla disponibilità del singolo operatore.
Al fine di poter affrontare l’emergenza conseguente alla trasformazione del nostro presidio in Covid Hospital sembra quindi assolutamente indispensabile che le SS.LL. provvedano, preventivamente, a dotare con cadenza giornaliera il personale di radiologia che presta assistenza ai pazienti con sospetto Coviddi mascherine FFP2 o FFP3, di camici integrali monouso, guanti, occhiali di protezione/visiera.
E’ altrettanto indispensabile, in via del tutto preliminare, istituire adeguati ambienti e percorsi protetti per personale sanitario e tecnici, con la previsione di separati luoghi di vestizione e svestizione, e di camera negativa.
Solo così si potrà assicurare l’esercizio delle nostre funzioni in minime condizioni di sicurezza ed evitare, come purtroppo successo in altri presidi in territorio nazionale e locale, la diffusione del virus, ormai qualificato come pandemia dalle organizzazioni sanitarie internazionali e le conseguenti responsabilità di carattere penale e amministrativo che saranno certamente invocate qualora dovesse diffondersi il contagio presso questa struttura specialistica.
Certi di un tempestivo e preliminare riscontro porgiamo deferenti ossequi“
Il personale di Radiologia