Irccs-Piemonte, Bramanti accende il "focolaio" delle polemiche: "Piemonte trasformato in Covid? Ma ci sono strumenti e professionalità?"

Redazione

Irccs-Piemonte, Bramanti accende il "focolaio" delle polemiche: "Piemonte trasformato in Covid? Ma ci sono strumenti e professionalità?"

sabato 28 Marzo 2020 - 11:58

Placido Bramanti, direttore scientifico dell’Irccs-Piemonte, con una missiva indirizzata al direttore generale della struttura sanitaria ha acceso il “focolaio” delle polemiche. In una lettera di tre pagine, l’attuale direttore scientifico rivendica il suo ruolo e accusa il management di avere deciso, d’intesa con le autorità ministeriali, di trasformare il Piemonte in Covid-Hospital.

Tutto questo sarebbe stato fatto a sua insaputa, senza neanche venisse consultato tenuto conto del suo parere non obbligatorio. Di fatto, il prof. Dino Bramanti, accende i riflettori su ciò che aveva denunciato questa mattina la Uil-Fpl attraverso una nota stampa, riguardante l’opportunità di trasformare il Piemonte in un Covid-Hospital.

Prendo atto delle decisioni di trasformare il Presidio ospedaliero Piemonte in un Covid-Hospital – si legge nel documento – e ridimensionare quello di Casazza. Credo sarà stato difficile spiegare, da un punto di vista tecnico-sanitario, agli interlocutori del momento, di quale dotazione siamo forniti e quali figure specialisti che siano presenti e competenti per affrontare l’emergenza Covid. Senza infettivologi, pneumologi, virologi, senza respiratori da terapia intensiva (a parte gli 8 della Rianimazione preesistenti), senza isolamento né camera negativa, senza precorsi protetti per altre specialità emergenziali, pur sempre prevedibili statisticamente e logisticamente“.

Sono gli interrogatici che Bramanti pone al direttore generale Vincenzo Barone, all’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, e ai sindacati.