Espansione epidemia COVID-19 Territorio di Messina. Uil e Uil-Fpl, “Siamo preoccupati, servono altri posti”

Redazione

Espansione epidemia COVID-19 Territorio di Messina. Uil e Uil-Fpl, “Siamo preoccupati, servono altri posti”

giovedì 26 Marzo 2020 - 16:52

“La Uil è fortemente preoccupata dell’improvviso aumento della diffusione del contagio da Coronavirus SarsCoV2 esplosa in questi ultimi giorni nella città di Messina. Come neve disciolta al sole stanno sempre più emergendo tutte le incapacità organizzative e gestionali del Manager dell’ASP Messina “il cui obiettivo primario è la tutela della salute, nel senso più ampio del termine – così come garantito dall’art.32 della Costituzione” (vedi Atto Aziendale, giusta del. n°66/DG del 10/01/2020)”.

L’allarme lo lanciano in una nota indirizzata all’assessore regionale alla Salute, il segretario provinciale della Uil, Ivan Tripodi, Pippo Calapai e Mario Salvatore Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile area medica Uil-Fpl Messina.

“Sorprende non poco in piena crisi emergenziale la nomina da parte del Manager di un Commissario per la gestione dell’emergenza COVID-19 attribuendo pieni poteri sostitutivi in caso di inadempienza da parte dei soggetti attuatori individuati dalla vigente normativa. Tale nomina appare come una fuga del comandante dalla nave che affonda”.

La scrivente organizzazione sindacale, alla luce delle ultime notizie che preannunciano una forte recrudescenza della diffusione contagio ritenendo che i posti letto individuati COVID-19 potrebbero non essere sufficienti a garantire adeguata assistenza, propongono alcune soluzioni di immediata attuazione.

L’AIOP, ad esempio, potrebbe dare un valido contributo con proprie strutture e personale sanitario. Infatti, ci sono strutture cittadine che con pochissimi interventi di riorganizzazione e adeguamento tecnologico e strutturale potrebbero essere in tempi brevissimi utilizzabili quali “COVID Hospital”. Ad esempio, la Casa Cura S. Rita, in atto chiusa, dotata di circa 40 posti letto con diagnostica radiologica anche pesante (TC), potrebbe essere con pochi interventi riaperta.

Si potrebbero inoltre utilizzare alcune case di cura già attive quali ad esempio: la Casa di Cura “Cappellani”, ad indirizzo chirurgico, che dispone di 47 posti letto accreditati con il SSN ed è dotata di un blocco operatorio composto da tre sale e la Casa di Cura Villa Igea, ad indirizzo medico, accreditata con il S.S.N. che dispone di 40 posti letto;

Tutte queste strutture sanitarie di fatto aumenterebbero consistentemente l’offerta sanitaria dedicata all’ emergenza COVID-19 senza perdita di posti letto ordinari di emergenza per acuti.

La scrivente Organizzazione Sindacale chiede ancora una volta con urgenza alla S.S. l’immediata nomina di un “Commissario Straordinario ad Acta” con pieni poteri per coordinare la gravissima emergenza esplosa a Messina. Infatti, l’ASP di Messina che dovrebbe, attraverso il Dipartimento di Igiene Pubblica che dovrebbe coordinare e intervenire nei focolai di COVID-19 è stata completamente assente. I noti avvenimenti della casa di riposo “Come d’Incanto”, dell’IRCCS Neurolesi e della Casa di Cura “Cristo Re” sono ormai ben noti”.