Coronavirus, l'appello della Uil a tutela dei lavoratori edili

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Coronavirus, l'appello della Uil a tutela dei lavoratori edili

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sabato 21 Marzo 2020 - 11:37

La Uil di Messina e la Uil Tirrenica Messina-Palermo, capeggiate rispettivamente da Ivan Tripodi e Pasquale De Vardo, lanciano un accorato appello volto a tutelare i lavoratori, specie con riferimento a quelli del settore edile, a seguito dei provvedimenti adottati dal governo nazionale per affrontare l’emergenza coronavirus. Al riguardo i sindacalisti, oltre a mostrarsi preoccupati per le possibili ripercussioni negative che un’emergenza sanitaria di questo tipo può avere sull’edilizia messinese, sono allarmati altresì per la sicurezza degli stessi lavoratori, che spesso si trovano costretti a dover lavorare senza poter rispettare le distanze minime di sicurezza previste per evitare il diffondersi del virus. È anche per questo motivo che recentemente è stata disposta la chiusura dei cantieri non essenziali a partire dalle ore 14: l’obiettivo è quello di contenere quanto più possibile il diffondersi del virus ed evitare altresì la realizzazione assembramenti durante la pausa pranzo.
“In questo momento è fondamentale fornire ai lavoratori delle aziende interessate dalla sospensione dell’attività le giuste indicazioni, ma è altrettanto necessario garantire le giuste tutele a tutti i lavoratori, anche del comparto edile, che ancora oggi sono impegnati a svolgere diligentemente la propria attività. – dichiarano i sindacalisti – La Uil, pur in un clima di grande preoccupazione è in prima linea per garantire tutti i servizi e la necessaria assistenza a tutti i lavoratori: si tratta di servizi che in base al DL n.18 del 17 marzo 2020 sono considerati essenziali. Infatti, i nostri sportelli di Patronato e Caf, unitamente ai nostri dirigenti sindacali presenti su tutto il territorio provinciale, lavorano senza sosta per fornire le opportune indicazioni ai tanti lavoratori incerti su come comportarsi in ambito lavorativo, poiché le incertezze, nonostante il DPCM, sono ancora oggi molteplici” hanno proseguito i due sindacalisti.
“La paura del contagio è una drammatica realtà e i drastici provvedimenti adottati per contenere la diffusione del covid-19 si stanno riverberando in tutti i settori della già fragile economia messinese. Il comparto delle costruzioni, già paurosamente falcidiato da una crisi senza eguali, è stato esentato dalla sospensione delle attività lavorative, ma attraverso la firma di due importanti protocolli, quello del 14 marzo siglato dai sindacati confederali e quello del 19 marzo siglato fra le organizzazioni sindacali, Ance, Rfi, Anas, Confindustria e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti denominato ”Sicurezza nei cantieri precondizione per andare avanti”, sono state sancite ferree linee guida a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori” hanno continuato Tripodi e De Vardo.
“Nei cantieri attualmente operativi nel nostro territorio vi è grande preoccupazione poiché negli stessi vi è la presenza di un gran numero di lavoratori provenienti da altre province italiane e questa specificità sta generando un oggettivo sentimento di paura tra tutti gli addetti ai lavori. Una paura giustificata, inoltre, dalla difficoltà di riuscire a garantire quanto previsto, vale a dire la doverosa distanza di sicurezza tra i lavoratori e la mancanza, in alcuni cantieri, degli indispensabili dispositivi di protezione individuale. Si tratta di una problematica serissima che non può essere sottovalutata e che impone la piena e diretta responsabilità di tutte le imprese che non possono lavarsi le mani” hanno evidenziato i due esponenti sindacali della Uil.
“In tal senso, avevamo evidenziato la necessità, oggi accolta, di chiudere le lavorazioni nei cantieri edili alle ore 14 in maniera tale da evitare gli assembramenti in pausa pranzo nelle mense o negli appositi container di cantiere. Specie in questa fase complicatissima è indispensabile mantenere accesi i riflettori sul settore dell’edilizia e riteniamo indispensabile istituire una cabina di regia presso la Prefettura che accanto alle autorità istituzionali veda la presenza di tutte le parti sociali. Si tratta di un’opzione finalizzata ad assicurare un’omogeneità di azione negli interventi da mettere in campo a tutela di tutti i lavoratori coinvolti e a salvaguardia dell’occupazione. Il mondo del lavoro e i lavoratori non possono rimanere da soli. Pertanto, con altissimo senso di responsabilità e altrettanto buon senso affermiamo: sì al rigoroso rispetto delle regole per evitare il contagio del covid-19; no a mettere regole e diritti in quarantena e no a un black out produttivo senza futuro e privo di prospettive”.