Rendere pubblica la lista di coloro i quali non si sono autodenunciati non è violazione della privacy: si tratta di un servizio reso nell’interesse della collettività per evitare lo spandersi della pandemia. Se al sindaco sta a cuore la salute dei suoi cittadini non perda altro tempo e pubblichi la lista degli irresponsabili rientrati dalla settimana bianca in Trentino.

Cateno De Luca non si renda complice di questi scellerati che hanno favorito, e forse stanno favorendo, il diffondersi del virus a Messina. Orami i casi conclamati, molti dei quali riconducili all’irresponsabilità di alcuni messinesi, sono tanti e non è tempo di strillare in diretta Fb.

La gente è terrorizzata, stanno emergendo notizi terrificanti di fronte alle quali il sindaco ha il dovere morale di rendere noti i nomi. Analoga richiesta è stata avanzata sui Social dal magistrato Angelo Giorgianni. Non una persona qualunque.

Di fronte alla situazione di emergenza che stiamo vivendo tutti, Cateno De Luca non ha scelta a meno che il suo non sia solo una squallido populismo. Sui Social si moltiplicano gli appelli di quanti pretendono di sapere se il vicino di casa è un possibile untore: hanno perfettamente ragione. Conoscere i nomi degli irresponsabili rappresenta una forma di contenimento della malattia. De Luca non cincischiare più e non dire che non li puoi fare questi benedetti nomi perché non è così.

Fallo per la cittadinanza se hai a cuore la Salute pubblica, altrimenti interrompi quelle odiose dirette, finalizzate evidentemente a conquistare consensi politici.

Davide Gambale