Atm, i sindacati chiedono la temporanea sospensione del licenziamento collettivo

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Atm, i sindacati chiedono la temporanea sospensione del licenziamento collettivo

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giovedì 19 Marzo 2020 - 10:16

Sospensione temporanea del licenziamento collettivo dei lavoratori di Atm in liquidazione che devono transitare in Atm Spa. Lo chiedono i sindacati Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl e Orsa vista l’emergenza coronavirus. Infatti, i sindacati spiegano che sarebbe inopportuno procedere con l’avvio della nuova partecipata, che dovrebbe avvenire il primo aprile, se si considera il fatto che al momento dovrebbe operare a regime estremamente ridotto per contenere il diffondersi dei contagi da covid-19.
“L’emergenza sanitaria che sta vivendo la nazione per la prevenzione del contagio da covid-19, cambia giornalmente lo scenario del vivere sociale. – spiegano i sindacati – Le sacrosante restrizioni alla mobilità dell’individuo, di cui il sindaco di Messina è stato illuminato precursore, pongono in stasi interi settori produttivi e riducono all’indispensabile anche i servizi essenziali. Al punto cui si è giunti bisogna prendere atto, con senso di responsabilità, dell’inevitabile incremento delle misure restrittive e riorganizzare le attività lasciando spazio alle priorità. Nello scenario surreale che si è venuto a creare, senza precedenti a memoria d’uomo, risulta paradossale proseguire con le procedure di liquidazione dell’Atm e il conseguente avvio della nuova Atm Spa che in fase emergenziale stanno procedendo per inerzia, a compartimenti stagni, senza confronto con le parti sociali e in assenza del necessario dialogo fra l’Azienda in liquidazione e la nuova Spa.
“Le scriventi organizzazioni sindacali restano fermamente convinte del percorso obbligato sottoscritto con l’Amministrazione comunale in sede di “salva Messina”, ribadiscono, ove fosse ancora necessario, che nell’interesse dei lavoratori e della comunità l’Azienda speciale, oberata da un debito insanabile, deve essere liquidata a favore di un nuovo soggetto capace di garantire un servizio di Trasporto Pubblico Locale efficiente alla città e la certezza del salario ai dipendenti ma l’escalation del tragico evento che, purtroppo, ancora non tende a recedere, dice chiaramente che non è questo il momento. In regime di emergenza globale bisogna lasciare spazio alle priorità e razionalizzare l’azione, il percorso fin qui condiviso per il rilancio del servizio di Trasporto pubblico locale non si può concludere con l’ansia della fretta, senza il confronto diretto con le organizzazioni sindacali. Le iniziative unilaterali delle parti aziendali, seppure obbligate, interrompono di fatto la gestione concertata del percorso, si rischia di vanificare tutto e partire con il piede sbagliato.
“Per quanto esposto siamo a chiedere un rinvio del licenziamento collettivo dei lavoratori e una proroga ad Atm in liquidazione per la gestione temporanea del servizio che l’Azienda sta erogando in misura minima essenziale, di conseguenza alle ultime misure restrittive in tema di mobilità”.