Teatro, la musica non cambia: vertici affetti da "strabismo editoriale"

Redazione

Teatro, la musica non cambia: vertici affetti da "strabismo editoriale"

mercoledì 12 Febbraio 2020 - 09:51

Ventitremila euro previsti per un piano di comunicazione di cui non si trova traccia nella sezione “amministrazione trasparente”, oltre due recenti delibere del Cda che impegnano l’Ente teatro di Messina a prenotare spazi pubblicitari su due soli organi d’informazione locali. Non sappiamo se lo “spettro comunicativo” sarà allargato in futuro, ma è certo che per adesso la governance del Teatro Vittorio Emanuele ha scelto esclusivamente due testate giornalistiche per dare una spinta ai propri spettacoli. Tutto legittimo, sia chiaro. Sulle scelte operate da “non professionisti” c’è tanto da discutere: chi ha fatto il piano di comunicazione? E con quali competenze specifiche? E sulla base di quali criteri oggettivi sono state operate le scelte?

Nel segno della continuità (anche quelli che c’erano prima hanno fatto la medesima cosa): la nuova guida del Teatro di Messina soffre evidentemente di “strabismo editoriale”, dal momento che il Piano di comunicazione – di cui non si ha contezza – esclude tutte le altre testate giornalistiche cittadine aprioristicamente.

Al Teatro di Messina c’è poi un problema grosso quanto una casa e che riguarda l’ufficio stampa: i comunicati stampa camuffati da comunicazioni istituzionali vengono diffusi sistematicamente, da diversi anni, da personale non qualificato, in violazione della legge 150/2000.