Atm, si allunga la durata del viaggio per i pendolari della zona nord

Paolo Mustica

Atm, si allunga la durata del viaggio per i pendolari della zona nord

martedì 31 Dicembre 2019 - 15:31

Quasi un anno fa pubblicai un articolo nel quale veniva analizzato lo stato dell’arte del servizio di trasporto pubblico locale dedicato agli utenti dell’estrema riviera nord, vale a dire ai pendolari ricadenti nel tratto compreso tra Mortelle e Ponte Gallo. Era un periodo di stravolgimenti nell’Atm (non che ora non lo sia più considerata la liquidazione della società, ma questo è un discorso a parte): infatti, in quel periodo il nuovo piano della partecipata, che prevedeva l’introduzione dello “Shuttle”, era ancora in fase sperimentale e di fatto a cadenza pressoché mensile si registravano numerosi cambiamenti non soltanto negli orari delle corse, ma anche nei percorsi delle diverse linee. Ma il motivo per cui decisi di scrivere quell’articolo fu dovuto al temporaneo guasto della linea 33, cioè quella linea che passando dall’autostrada fa la spola tra Cavallotti e Ponte Gallo. Infatti, gli utenti che abitualmente usano quella linea furono costretti a ripiegare sulla linea 32, che fondamentalmente collega anch’essa l’estrema riviera nord con il centro cittadino, ma lo fa passando dalla Ss 113, che per ovvie ragioni richiede un tempo di percorrenza decisamente maggiore rispetto al percorso via autostrada. Per farla breve, lo scorso gennaio misi in evidenza che a seguito dell’introduzione del nuovo piano Atm i tempi di percorrenza della linea 32 si allungarono notevolmente in media.

Atm, l'odissea dei pendolari della zona nord

Come detto è passato quasi un anno da quell’analisi, e ormai il piano della partecipata sembra sia stato definitivamente assestato, oltre che migliorato. Tuttavia, neanche a farlo apposta, la linea 33 è nuovamente fuori servizio quasi ininterrottamente da oltre un mese, dapprima per i rallentamenti della riparazione del motore dovuti sostanzialmente alla sostituzione di un pezzo proveniente dalla Turchia e poi per via di “un incidente dentro l’autoparco durante uno spostamento”, così come riporta l’edizione odierna della Gazzetta del Sud. Insomma, a distanza di meno di un anno gli utenti dell’estrema riviera nord sono stati costretti a ripiegare nuovamente sull’unica alternativa rimasta, vale a dire la linea 32. A questo punto sorge spontaneo chiedersi: per i pendolari in questione i tempi di percorrenza della linea 32 si sono quantomeno ridotti? A tal fine analizziamo la seguente tabella a doppia entrata:

Nella tabella in esame sono stati nuovamente analizzati congiuntamente i caratteri “Tempo medio di percorrenza tra Ponte Gallo e Cavallotti” in minuti e “Salta coincidenza?”. Con riferimento al primo carattere, questa volta le modalità possibili sono solo due: Ponte Gallo – Cavallotti, che implica che il 32 faccia capolinea al Cavallotti; Ponte Gallo – Annunziata – Cavallotti, che implica che il 32 faccia capolinea all’Annunziata: ciò significa che bisognerà poi attendere il tram per recarsi in centro. Relativamente al secondo carattere, si fa sostanzialmente riferimento all’eventuale salto della coincidenza con il tram: in tal senso, è chiaro che qualora vi sia un salto della coincidenza bisognerà attendere la coincidenza successiva e, dunque, un periodo di tempo maggiore alla fermata.

Analizzando la tabella è evidente che vi sia una differenza sostanziale nella durata del viaggio per arrivare in centro a seconda se il bus fa capolinea al Cavallotti oppure all’Annunziata: nulla di sorprendente per certi versi, considerato che se il bus fa capolinea all’Annunziata, diversamente da quando fa capolinea al Cavallotti, bisognerà attendere, salvo casi fortuiti, l’arrivo del tram, attesa che può essere di dieci minuti o meno se non salta la coincidenza, ma che può arrivare sino a 25 minuti qualora la coincidenza con il tram dovesse saltare.

Ciò che invece sorprende è che, rispetto all’analisi dello scorso gennaio, la durata del viaggio è aumentata significativamente, specie se bisogna prendere la coincidenza con il tram:

Infatti, nell’ipotesi in cui la coincidenza non salti, si è passati dai 76 minuti della precedente analisi a ben 100 minuti dell’analisi attuale; nell’ipotesi in cui la coincidenza salti, si è passati invece da 91 minuti a 115 minuti circa: in entrambi casi si è registrato un aumento della durata del viaggio di quasi 25 minuti. Si tratta di un aumento tutt’altro che irrilevante, che fondamentalmente sembrerebbe essere imputabile all’attuale percorso che viene realizzato dalla linea in esame. Infatti, mentre un tempo la linea 32 viaggiava lungo la Ss 113 senza fare giri particolari, attualmente tale linea percorre altresì la strada che porta all’ospedale “Papardo” e, soprattutto, l’intera frazione di Torre Faro e dintorni, nella quale si registra senza alcun dubbio il più significativo aumento della durata del viaggio. Facendo sempre riferimento alla tabella oraria della linea 32, per percorrere il tratto compreso tra la rotatoria di Granatari e l’istituto “Ortopedico del Mezzogiorno” (e in particolare il percorso rotatoria Granatari-Torre Faro-istituto Marino-ospedale Ortopedico) sono necessari ben 15 minuti: un abbondante quarto d’ora che, tenuto conto che lo “Shuttle” realizza un percorso analogo, potrebbe essere tranquillamente risparmiato per accorciare i tempi di percorrenza della linea, rendendoli così meno snervanti per l’utente finale che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe trovarsi costretto a sopportare un lunghissimo viaggio di quasi due ore per recarsi nel centro cittadino.