Questo autunno sará annoverato fra i più ventosi e turbolenti di sempre. Abbiamo assistito ad uno stillicidio di burrasche davvero imperiose, alcune delle quali veramente micidiali. Preoccupa sempre più il continuo stato di erosione cui é sottoposta da decenni tutta la costa tirrenica. In particolare, mi ha suscitato mestizia vedere la spiaggia di Marinello ridotta in condizioni disastrate. In questi giorni, l’anticiclone delle Azzorre ci sta porgendo il suo brandello marginale, ponendoci al riparo da assalti ciclonici. Tuttavia, dalla serata odierna, l’intero bastione anticiclonico dislocato fra Marocco e penisola iberica, si ergerá celermente lungo i meridiani, arrestando la sua scorreria meridiana sul mare del Nord.
Suddetta condotta meridiana metterá il vortice polare nella condizione di rilasciare tutto il suo materiale freddo contenuto al suo interno.
Lo stato di malessere del vortice polare (Nao), unitamente ad un simultaneo rallentamento del jet stream, consentirá ad un ruscello di aria FREDDA ( mai gelida) d’estrazione continentale di tracimare transeuntemente soltanto sulle regioni meridionali, maggiormente esposte al corridoio aperto dall’anticiclone iberico.
Il cuore strutturale si orienterá fra Egeo e Turchia, ma una -32 a 500 hpa potrebbe solcare marginalmente parte del messinese durante la nottata domenicale.
É bene puntualizzare che l’entitá della trasmissione fredda a 850 hpa non raggiungerà mai livelli ampollosi  e robonanti (una transeunte -4 solo per il messinese), poiché l’azzorriano non avrá la necessaria grinta meridiana per edificare il classico ponte di wejkoff.
L’ aria secca continentale, pesante nei bassi strati, si intiepidirá allorquando solcherá le tiepide acque tirreniche, producendo un ottimo forcing convettivo fra la serata di sabato e la mattinata domenicale.
Con questo quadro sinottico quasi invernale, il week end sará scolpito da una marcata variabilitá negativa. Dalla tarda mattinata di sabato, il cielo spazierá dall’ irregolarmente nuvoloso a PARZIALMENTE coperto, soprattutto sul Tirreno meridionale e versante settentrionale strettese. Il moderato gradiente verticale intuibile dalla differenza termo dinamica fra la -32 a 500 hpa e la superficie del Tirreno, sará il propellente per la continua genesi di congesti e ben sviluppati cumulonembi in aria fredda. Rovesci di moderata intensitá si alterneranno a brevi pause asciutte, assumendo carattere grandinigeno dalla serata al livello del mare. Anche la città dello Stretto sará esposta ai cumulonembi tirrenici arrembanti dal primo pomeriggio di sabato. L’ umidificazione indotta dal mare sarà maggiormente efficace sotto costa, pertanto sono assolutamente da escludere formazioni multicellulari in sviluppo al largo delle Eolie.
Rovesci sparsi, qualche temporale e fitte grandinate al livello del mare, mentre a quote collinari  (500-600 metri), potremo contemplare qualche coreografica sfiocchettata senza accumuli di rilievo al di sotto dei 900-1000 metri. Si candidano per un eccellente innevamento le vette nebroidee, i cui quantitavi cumulati over 1000 metri potranno localmente superare i 50 cm fra Tortorici e Floresta a fine evento. Non trattandosi di una irruzione artica a pieno titolo, non sarebbero accumuli scarni.
Anche domenica l’instabilitá si protrarrá per gran parte della giornata con moti convettivi in involuzione pomeridiana, senza eventi eclatanti. La città dello Stretto potrebbe vedersi chiudere la fontana convettiva dal getto NE pomeridiano.
I venti spireranno moderatamente dai quandranti settentrionali, con locali e temporanei rinforzi di una fredda tramontana (N), che in serata acuirá la percezione di freddo, toccando picchi di 60-70 km/h nel pomeriggio di sabato. Il tirreno tornerá poco balneabile, mentre lo Stretto sará piuttosto increspato.
La temperatura é prevista in picchiata dal pomeriggio di sabato, oscillando dai 10-11° di max ai 5° di minima.
Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano una sostenuta grecalata lunedi mattina seguita da giornate fresche,  a tratti frizzanti ma mai polari. L’ alta pressione manterrá le proprie fondamenta strutturali sulla penisola iberica, esponendo la Sicilia orientale  a qualche sbuffo orientale. Si ipotizza un San Silvestro buono, ma con qualche nuvola di fantozzi dopo la mezzanotte. Un grazie di cuore e arrivederci.
Alessio Campobello