A Natale non dovremmo essere tutti più buoni?

Redazione

A Natale non dovremmo essere tutti più buoni?

lunedì 16 Dicembre 2019 - 12:00

Doveva essere il Natale più bello di sempre e lo sarà. Le chiacchiere, tipiche di Messina, hanno offuscato parzialmente un’iniziativa promossa dall’Associazione “Messina Incentro” che ha commesso un unico errore: sostituirsi alle manchevolezze della pubblica amministrazione. Il Comune di Messina non naviga in buone acque e com’è noto, ci sono poche risorse da investire per le iniziative natalizie. Ciò ha spinto, per il secondo anno consecutivo (e certamente l’ultimo), la “Messina Incentro” a sobbarcarsi l’onere di sostenere tutti i costi del Natale in piazza.

A beneficio di quanti manifestano a mezzo Social il desiderio di essere informati, i costi non riguardano solo l’albero di Natale, le luminarie e le casette, ma riguardano i servizi di sicurezza (mezzi antisfondamento, personale qualificato antincendio, soccorritori, steward, estintori, vigilanza, ambulanza, professionisti, energia elettrica e tanto altro ancora).

E’ evidente che per sostenere i molteplici costi, sostenuti esclusivamente dai privati, si è dovuto fare ricorso a sponsorizzazioni e alla proposizione di attrattive a pagamento. In tutto questo, il Comune non solo non ha sborsato un solo centesimo, ma ha anche incassato soldi per l’occupazione del suolo pubblico. Il conteggio della tassa (giunto come da delibera non appena sarebbe stato quantificato dagli uffici), supera il 13 mila euro, quasi il 10% dell’incasso annuo del Comune (vero assessore Dafne Musolino?).

La chiusura anticipata del “Giardino delle Luci” ha riacceso il dibattito di quanti, assieme ad Eolo, hanno soffiato sul vento delle polemiche. Consiglieri comunali, personaggi in cerca di autore e semplici cittadini hanno chiesto venisse fatta chiarezza su quanto accaduto. Avranno le risposte mercoledì mattina in una conferenza stampa indetta dalla “Messina Incentro”.

Al di là della chiusura anticipata del “Giardino delle Luci”, dovuta a cause di forza maggiore, a Messina nessuno s’interroga sul fatto che in Italia solo in altre due città (Salerno e Gaeta), vi sia un gioco di luci artistiche; o nessuno si chiede come mai in quella porzione di piazza Cairoli, nelle ultime settimane siano scomparsi spacciatori, bulli e pochi di buono perché disturbati dalla presenza di luci e soprattutto di cittadini.

Ma qualcuno ha chiesto che la piazza venisse restituita alla pubblica fruizione… Ci ha pensato il vento ad accontentare i consiglieri comunali che hanno gridato allo scandalo. Saranno certamente contenti che da questa sera la zona tornerà ad essere presidiata dalle baby-gang e dagli spacciatori, vero?

Il Natale di piazza Cairoli, comunque, prosegue a monte dove vi è un albero offerto dai privati alla città, un village con i mercatini di Natale e un gioco di luci che contribuisce a rendere avvolgente l’atmosfera natalizia.
Adesso godetevi il Natale e siate tutti più buoni. Se ci riuscite…

Davide Gambale