Meteo: scuole chiuse, in arrivo un violento ciclone

Redazione

Meteo: scuole chiuse, in arrivo un violento ciclone

lunedì 11 Novembre 2019 - 09:39

A  giudicare dalla splendida giornata domenicale di transizione, nessun profano potrebbe dare credito ad un quadro previsione davvero estremamente nefasto e sciagurato che i modelli hanno ben delineato da diversi giorni.

Dimentichiamo l’illusoria stabilità odierna, poichè stiamo per sperimentare una delle più violente ondate di maltempo che verosimilmente flagellerà drasticamente tutta la Sicilia, senza alcuna discriminazione eolica e convettiva.

Come evidenzia eloquentemente l’eccellente Gfs, l’intera Sicilia non potrà eludere il grandissimo putiferio scatenato da un violentissimo ciclone Afro-Mediterraneo, a cui sorgente è da attribuire all’infiltrazione di un lungo corridoio meridiano, all’interno del quale affluiscono aliti particolarmente freddi d’estrazione polare marittima a 500 hpa.

Suddetta sinottica meridiana particolarmente degenerante, che implica l’ineluttabile contatto di queste correnti relativamente fredde con le calde lande Africane, rappresenta il primo processo di genesi della violentissima ciclongenesi baroclina.

Lunedi, il minimo depressionario dovrebbe invorticarsi rapidamente e marcatamente fra le coste Tunisine e la Sardegna, generando un primo tracollo del campo barico sulla Sicilia occidentale.

La vasta cellula fredda a 500 hpa ( parliamo di una locale -29 a 500 hpa) spronfonderà nelle prossime 24 fino all’entroterra algerino, distanziandosi non poco dalla costa africana.

La Sicilia orientale inizialmente non sarà l’obiettivo principale del ricciolo freddo a 500 hpa, ma il marcatissimo gradiente verticale deducibile dal ragguardevole gap termico fra la media troposfera e i bassi strati, sarà la molla saliente per scatenare e amplificare imponenti sistemi supercellulari alla mesoscala fra le coste libiche e Malta.

Puntualizzando, una tiepidissima +14 a 850 hpa individuabile sullo Ionio meridionale si isserà verso l’alto, imbattendosi in una locale -20 a 500 hpa. Sarà proprio questa dinamica ad avviare e a potenziare il meccanismo di maturazione di un mastodontico V-shaped, che risalirà di gran carriera tutto lo Ionio ulteriormente pompato da una notevolissima vorticità positiva impressa da un jet stream sfrenato.

Peraltro, la temperatura superficiale dello Ionio meridionale approvigionerà l’intero groppo temporalesco supercellulare di un apporto umido che non farà altro che esacerbare l’incisività convettiva.

La temibilissima supercella ionica sarà anche agevolata dal flusso umidissimo attivo sia ai bassi strati, nonchè a 500 hpa.

Martedi, l’occhio del ciclone dovrebbe isolarsi fra Tunisia e Lampedusa, espletando un ulteriore nonchè esponenziale approfondimento ciclogenetico.

Nel giro di pochissime ore, assisteremo ad un brusco tracollo barico, precipitando dagli attuali 1012 hpa ai probabili 994 hpa, mentre la profondità del vortice dovrebbe aggirarsi intorno ai 985 hpa durante la sua traslazione sul Canale di Sicilia.

Proprio durante il suo transito sul tiepidissimo Canale, si realizzerà un nettissimo infittimento delle isobare ( gradiente orizzonatale), che fomenterà una forte burrasca di ostro, ulteriormente esacerbata da un pericoloso effetto isallobarico.

Proprio martedi, l’occhio sarà ben definito e intorno alla struttura vorticosa si origineranno imponenti cumulonembi circolari tipici di queste evoluzioni afro-mediterranee, che verranno indirizzati verso lo Stretto dal getto di ostro.

Martedi, anche il fulcro freddo a 500 hpa avvolgerà la Sicilia, con il messinese che sarà interamente avviluppato a metà giornata da una fredda -24 a 500 hpa.

Procediamo con ordine e svisceriamo con la dovuta dovizia di dettagli un severissimo quadro previsionale ( attendibilità 90%), avallato da tutti i migliori modelli.

Lunedi mattina, dopo i primi deboli piovaschi avvettivi prefrontali, soltanto l’area strettese sarà posta in ombra pluviometrica, ben schermata dall’Aspromonte fino al primo pomeriggio.

Fra le 10 e le 15, assisteremo ad uno primo cospicuo peggioramento orografico, con un affollamento peloritanico di basso cumuli avvettivi inerenti allo Stau.

Ma fra il tardo pomeriggi e la serata, soltanto un attentissimo Now casting potrà assodare con assoluta certezza l’esatto iter del temibilissimo siluro supercellulare, che con ogni probabilità riverserà ingentissime piogge localmente a regime alluvionale già dalla prima serata.

Vagliando tutti gli elementi favorevoli, si può vaticinare un lunghissimo V-shaped, un vastissima supercella oppure un auto generante. Va anche annoverata l’ipotesi di ben 2 V-shaped ionici ben strutturati, distanziati da 200 km.

In ogni caso, sarà una serata marcatamente perturbata su tutto il messinese ionico, città e parte del versante tirrenico, fortemente scombussolata da frequentissimi rovesci a sfondo temporalesco/ grandinigeno che sovente assumeranno intensità davvero monsonica, con indici di rain rate over 70 mm/h. La velocità di scorrimento verso nord sarà davvero impressionante, con un marcato nonché repentino peggioramento ionico già dal tardo pomeriggio.

In pochissime ore potranno cadere oltre 100 mm in diverse località peloritaniche particolarmente soggette allo Stau, ma anche il messinese ionico sarà assiduamente sotto il tiro di cumulonembi maestosi, fiorenti, voluminosi e incontenibili per almeno 6 H. I primi fenomeni da porre sotto sorveglianza giungeranno sul messinese ionico fra le 15 e le 18 con una certa speditezza. Difficilmente, il serpentone supercellulare si potrà sfaldare progredendo verso nord, poichè troverà mari particolarmente tiepidi.

Verosilmente, anche il centro cittadino sarà pienamente colpito da fortissimi rovesci a carattere di nubifragio dopo le 19, con autentiche cascate d’acqua e frequentissime fulminazioni. Nessuno risulterà in totale ombra pluviometrica poichè il getto sarà consono alla penetrazione strettese. La schermatura Aspromontana sarà soltanto temporanea.

Piogge battenti e localmente da tenere d’occhio mediante now casting, interesseranno a più riprese anche gran parte del versante tirrenico, anch’esso soggetto a locali pesanti nubifragi.

Durante questa lunghissima fase spiccatamente convettiva, vanno inseriti nel quadro previsionale anche trombe marine, tornado e scariche elettriche estremamente perniciose. Gli indici di cape index sono a fondo scala ( 3000 j/kg), come fossimo a fine estate-

Maltempone particolarmente ostile ed impegnativo, che potrà cagionare innumerevoli criticità idrogeologiche, mettendo a repentaglio la tenuta dei monti già imbibiti dallo stau.

Anche martedi, il tempo sarà spiccatamente instabile e a tratti anche perturbato, con una nuova sfilata di imponenti cumulonembi di fattura ionica, che si infileranno agevolmente sull’area strettese soprattutto in mattinata. Da non escludere nuove imponenti cellule temporalesche marittime martedi sera.

I venti lunedi spireranno con forza soltanto a monte e localmente sul versante ionico da levante (E), con refoli over 40-45 nodi a monte, 30 nodi sulla costa ionica e 20 nodi sul versante tirrenico.

Dalla serata, il levante sarà supportato da una componente sciroccale ai bassi strati (E-SE), accentando l’intensità eolica sullo Stretto meridionale (70-80 km/h in serata).

Anche la mattinata di martedi sarà alquanto ventosa, con veementi raffiche di ostro ( 90-110 km/h) sull’area dello Stretto e parte del versante tirrenico, mentre sul messinese tirrenico occidentale si potranno anche toccare i 150-160 km/h, con raffiche distruttive da uragano sul crinale nebroideo ( 180-190 km/h).

Ma attenzione al pomeriggio di martedi, momento culminante che porrà in essere un ulteriore approfondimento dell’occhio del ciclone. Durante questo degenerate processo isallobarico, sullo Stretto si materializzerà un notevole potenziamento eolico indotto anche dal marcato effetto venturi. Fra le 12 e le 23 di martedi, tutto lo Stretto e gran parte del messinese ( ionico e tirrenico) saranno percossi da turbinose raffiche anabatiche e catabatiche, con picchi di 130-140 km/h sul messinese ionico, 140-145 km/h al porto di Messina, 160-170 km/h a Torre faro e 140 km/h sul messinese tirrenico orientale. Saranno almeno 8-10 h infernali. Evitare di uscire e di mettersi in viaggio esponendosi a grossi rischi. La prudenza non è mai troppa.

Durante la successiva nottata, l’occhio del ciclone dovrebbe transitare proprio sulle nostre teste, arrestando questa catastrofica ostrata, una delle più violente degli ultimi 50 anni.

Lo Ionio sarà in forte burrasca, con ondate localmente superiori ai 6, 7 metri sul messinese ionico medio-basso. Mentre lo Stretto sarà agitato con marosi non superiori ai 5 metri da Mili verso nord.

Saranno almeno 48 h di maltempo lancinante, con fortissimi temporali grandinigeni, venti da uragano, violente grandinate ed erosive mareggiate ioniche. Del resto tutti i mari sono ancora caldissimi e l’estate afosissima conclusasi da 2 mesi, ha depositato un enorme serbatoio di benzina, che adesso fungerà da innesco e rifocillatore a questi violentissimi cicloni dalle potenzialità esplosive. Mi raccomando estatofili, reclamate nuovamente caldo e afa da Maggio in poi. Speriamo vivamente di non dover fare la conta dei danni, ma da alcuni giorni non sono per nulla tranquillo. Un grazie di cuore e arrivederci.

Alessio Campobello