De Luca contrae la leishmaniosi nelle baracche, Mli: "Verificare se ci sono altri casi"

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De Luca contrae la leishmaniosi nelle baracche, Mli: "Verificare se ci sono altri casi"

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martedì 05 Novembre 2019 - 15:42

È di certo una notizia che sarà destinata a far discutere quella che vedrebbe il sindaco Cateno De Luca contrarre la leishmaniosi durante i suoi sopralluoghi presso le aree da risanare.

De Luca choc: "Forse ho contratto la leishmaniosi nelle baracche"


E non solo perché a contrarre tale malattia potrebbe essere stato proprio il primo cittadino, ma anche perché ciò potrebbe essere significativo del fatto che una fetta della popolazione messinese potrebbe averla contratta, vale a dire quella che vive nelle baracche. A tal proposito, il Movimento Liberi Insieme ha scritto all’Asp e alla Prefettura di Messina affinché eseguano tutti gli accertamenti del caso: “Nell’essere vicini al sindaco, sperando che lo stesso possa recuperare a pieno nel più breve tempo possibile, – spiega il capogruppo di Mli Roberto Cerreti – non possiamo però, sottrarci da riflessioni e quesiti importanti rispetto ai seri rischi che questa tipologia di malattia infettiva comporta o potrebbe comportare in termini di rischi igienico e sanitari, di diffusione epidemiologica e più in generale di quieto vivere sociale. Innanzitutto, se effettivamente il Sindaco ha contratto il virus visitando le baracche messinesi, occorre comprendere qual è allo stato attuale l’incidenza della leishmaniosi sulla popolazione messinese che vive purtroppo nelle baraccopoli e di quale tipologia di infezione si parla, considerando che la stessa, conosciuta in tre tipi, cutanea, mucocutanea e viscerale, in alcuni casi può essere letale”.
Allo stesso modo, – prosegue Cerreti – si apprende da banali ricerche internet che il metodo di trasmissione più rapido e diffuso, oltre alla trasfusione di sangue, è rappresentato dal morso del pappatace femmina, piccolo insetto che risucchiando sangue infetto da un essere umano, ha la capacità di trasmettere il virus ad un altro soggetto, rendendo di fatto chi ha contratto la malattia un portatore sano potenzialmente pericoloso per la diffusione della stessa tra la popolazione. Attualmente non sono in commercio vaccini né farmaci in grado di prevenire l’infezione (solo per i cani è disponibile da pochi mesi in Italia un vaccino), per cui chiediamo con la presente, al fine di essere opportunamente rassicurati sui rischi a cui potenzialmente potrebbe essere esposta la popolazione locale, di conoscere se esistono altri casi, oltre al sindaco de Luca, di leishmaniosi umana in città e  quali tipi di infezione presente, quale l’incidenza della malattia infettiva sul tessuto sociale messinese, ed infine, quali in caso gli interventi preventivi posti in essere dall’Asp di Messina per tutelare ed arginare la malattia e l’eventuale fenomeno epidemiologico di diffusione tra la comunità”.