De Luca choc: "Forse ho contratto la leishmaniosi nelle baracche"

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De Luca choc: "Forse ho contratto la leishmaniosi nelle baracche"

redme |
martedì 05 Novembre 2019 - 14:50

“Potrei aver contratto da quattro mesi la leishmaniosi in occasione dei sopralluoghi nelle baracche” . A rivelarlo è il sindaco, Cateno De Luca, in un post rivolto al parlamentare regionale Antonello Cracolici. 
La Leishmaniosi umana è una malattia infettiva causata da protozoi parassiti del genere leishmania, trasmessi all’uomo attraverso la puntura di piccoli insetti vettori, flebotomi o pappataci, di solito più attivi nel periodo compreso fra maggio a ottobre.
Associata generalmente ai cani, può tuttavia contagiare anche l’uomo, presentandosi in tre forme diverse: cutanea, viscerale e mucocutanea, la più grave (fonte Ministero della Salute).
«Ho sempre considerato Antonello Cracolici  un persona perbene e di elevata statura morale e politica e sono certo che le sue dichiarazioni nella seduta del 25 settembre scorso durante il dibattito sul risanamento nel parlamento siciliano siamo frutto della non conoscenza della drammatica realtà delle baracche di Messina”, scrive De Luca sui social, in riferimento alle recenti parole dell’onorevole, che si era opposto alla deroga regionale per accelerare la formazione delle graduatorie per lo sbaraccamento, paventando il rischio di un possibile abuso d’ufficio.
«Ho appreso dalla stampa – scrive il primo cittadino – la gravità delle affermazioni dell’onorevole e desidero invitarlo a Messina per fargli prendere un caffè in quegli insalubri ambienti sotto l’amianto dove io, probabilmente, ho contratto leishmaniosi (infezione che combatto da oltre 4 mesi) in occasione delle mie continue visite e sopralluoghi ove vivono bambini ed intere generazioni trattati come i lebbrosi dalla politica blasonata. Ho deciso di abbandonare il parlamento siciliano anche per questo motivo: non essere uno dei tanti criminali di intere generazioni massacrate dagli onorevoli deputati siciliani che parlano su tutto e spesso a vanvera intralciando le buone azioni che raramente approdano nel parlamento siciliano.
Avevamo chiesto al parlamento siciliano di approvare una norma che consentisse al sindaco di Messina di poter agire più agevolmente rispetto ai casi più disperati esercitando quel ruolo, in verità già in parte disciplinato dalle normative generali, di massima autorità sanitaria locale”, conclude, invitando Cracolici a una mangiata a base di pesce stocco a ghiotta affogato con vino mamertino o di Faro con cannoli alla ricotta e tanti cotillon.