I rischi del web, analisi a 360 gradi del Lions

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I rischi del web, analisi a 360 gradi del Lions

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lunedì 21 Ottobre 2019 - 16:17
I pericoli della rete e i metodi per contrastarli, queste le tematiche del convegno svoltosi nel
salone delle bandiere di Palazzo Zanca, promosso dal Lions Club Messina Ionio nell’ambito del service
nazionale “Interconnettiamoci….ma con la testa”, un progetto che, in linea con gli obiettivi del club service
vuol offrire un utile servizio al cittadino.
Il Lions Club Messina Ionio, presieduto da Maria Francesca Scilio, sta promuovendo un progetto indirizzato alla conoscenza dei rischi di internet specie per i più piccoli, offrendo gli strumenti utili alla conoscenza dell’argomento e allo sviluppo di metodi di contrasto.
Il progetto lionistico è stato coordinato da Marisa Passaniti, referente III Circoscrizione Messina jomica in
collaborazione con il distretto Lions Yb rappresentato da Mariella Sciammetta, 1° vice governatore distrettuale ha avuto il patrocinio di alcune associazioni messinesi quali l’Ammi, la Fidapa Capo Peloro, l’Archeoclub e l’Università della Terza Età.
Dopo i saluti iniziali dell’assessore al Welfare Alessandra Calafiore, del presidente dell’Ordine dei medici di
Messina Giacomo Caudo, della presidente Ammi, Rosellina Zamblera Crisafulli, della presidente della
Fidapa Capo Peloro, Dominga Arcudi, di Annamaria Tarantino della Fidapa Messina, di Dino Fazio presidente dell’Archeoclub, di Basilio Maniaci, presidente dell’ Università della Terza Età, di Rossana Rizzo, presidente del Leo Club Messina Ionio, di Leonardo Racco presidente III Circoscrizione Messina jonica, annunciati dal cerimoniere Maurizio Provenzano, si è entrati nel merito del service che ha visto come moderatore il medico e giornalista Giuseppe Ruggeri.
I dati parlano chiaro – spiega il prof Francesco Pira, dipartimento Civiltà antiche e moderne Università di Messina – , internet è ormai entrato a pieno titolo nella nostra quotidianità e con esso i pericoli che ne conseguono. Uno su tutti la pirateria informatica.
Per contrastarla – prosegue Pira – è necessario non mettere in rete troppi dati personali. Altro aspetto rilevante
riguarda la mole di informazioni false che circolano in rete, le fakenews.
Secondo Pira per capire se una
notizia è vera bisogna risalire alla fonte, cioè all’emissario originario della notizia.
Per Giuseppe Crisafulli, psicologo al Tribunale dei minori di Messina è bene che i ragazzi sviluppino i tre tipi di consapevolezza necessari per poter utilizzare internet, la prima è la consapevolezza di se stessi, l’autoconsapevolezza, ossia
la capacità di conoscere i propri limiti e le proprie vulnerabilità, la consapevolezza di chi hai dall’altro lato del pc, specie in riferimento ai social network e infine la consapevolezza della società odierna e dei suoi pericoli.
Santina Patanè direttore Uc psichiatria infantile Asp Messina, ha fornito dati funzionali alla comprensione del fenomeno che riguarda l’utilizzo della rete e le conseguenze: secondo uno studio circa il 56% degli adolescenti intervistati soffre di nomofobia, lo stato depressivo che subentra quando non si ha la connessione ad internet.
Secondo Patanè l’iperconnessione ha modificato lo stile di vita e di consumo, i modelli cognitivi e di apprendimento, la sfera senso-percettiva, l’aspetto emotivo-affettivo e le relazioni sociali. Patanè ha anche citato un altro dato allarmante ossia che il 53% dei ragazzi sostiene di conoscere persone che hanno avuto incontri a rischio su internet e su tutti Instagram e Snapchat risultano essere i
social più pericolosi.
Mario Crisafulli, ispettore capo Polizia di Stato Messina ha ribadito il concetto di rischio relativo alla pirateria informatica suggerendo di evitare di mettere in rete informazioni e dati personali.
Giuseppe Pedullà, direttore liceo scientifico Empedocle, ha suggerito di non demonizzare la rete ma al
contempo è necessario che i genitori e la scuola seguano i ragazzi e li educhino ad un corretto uso del web.
Lorenzo Giuffrida, medico del lavoro Asp Messina, ha parlato non solo dei rischi psicologici e psicosociali
derivanti dall’eccessivo utilizzo della rete ma anche degli eventuali danni fisici dovuti alla postura che si
tiene quando si sta davanti ad un pc.
A chiudere il convegno la coordinatrice del progetto Marisa Passaniti
che ha ringraziato tutti gli attori che a vario titolo hanno garantito la propria disponibilità nel mettere in
pratica sul territorio tale progetto e Mariella Sciammetta, primo vice governatore che ha ribadito l’impegno di coinvolgere le scuole a livello nazionale al fine di attuare una capillare attività di informazione in tutto il territorio nazionale.