Maxi indennità per i dirigenti comunali: De Luca scopre fondo gonfiato del 150%

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Maxi indennità per i dirigenti comunali: De Luca scopre fondo gonfiato del 150%

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giovedì 17 Ottobre 2019 - 12:30

“Sono incazzato, perché c’è chi sapeva e ha omesso di riferire”. Giallo a Palazzo Zanca, dove qualcuno operante tra le mura dell’Amministrazione comunale avrebbe omesso al sindaco Cateno De Luca la presenza di un fondo a carico del comune di Messina gonfiato del 150%. Stiamo parlando del Fondo per il salario accessorio dei dirigenti, un fondo costituito nel 2010 per dare ai dirigenti comunali l’indennità di posizione e di risultato che – stando alle cifre riportate dal primo cittadino, che sono tutte da confermare come precisa lo stesso De Luca – avrebbe comportato al comune di Messina una spesa di almeno 300 mila euro in più l’anno a partire dal 2010. In particolare, il fondo al momento della sua costituzione ammontava a circa 2 milioni e 100 mila euro.

De Luca spiega di aver realizzato delle apposite verifiche assieme all’attuale segretario generale, e ha scoperto che il collegio dei revisori in ben due occasioni, la prima nel 2013 e la seconda tre anni dopo, segnalò che il fondo risultava essere gonfiato: “Abbiamo aperto una discussione con il nostro segretario generale, e abbiamo scoperto che il collegio dei revisori già nel 2013 era contrario alla costituzione del fondo perché c’erano delle somme in più, pari a 700 mila euro. Nel novembre del 2016 è stato dato un ulteriore parere, anche questo contrario perché il fondo risultava gonfiato”.

Tra l’altro nulla sarebbe stato fatto dal segretario generale del tempo, se non a cavallo delle elezioni amministrative dell’anno scorso. Infatti, il sindaco spiega che l’allora segretario generale iniziò a indagare solo nel mese di giugno dello scorso anno e che appena dopo l’elezione di De Luca a sindaco di Messina è stata inoltrata una determina con la quale è stata notificata la presenza di un errore materiale di ben 700 mila euro: “Il segretario generale del tempo ha indagato soltanto l’8 giugno 2018, – prosegue il primo cittadino – cioè dopo circa 1 anno e mezzo dall’ultimo parere del collegio e pochi giorni prima delle elezioni amministrative, e ha cercato di mettere una pezza giustificativa ai rilievi fatti dal collegio dei revisori. Il 26 giugno 2018, appena un giorno dopo la mia elezione a sindaco di Messina, qualcuno fa una determina e si rende conto di un errore materiale di 700 mila euro, e il fondo pertanto viene rimodulato a 1 milione e 536 mila euro”. In ogni caso l’intervento tampone non è stato sufficiente a detta di De Luca, in quanto il fondo continuerebbe a risultare gonfiato per via di mancati tagli che avrebbero dovuto essere realizzati anni prima: “Tuttavia, abbiamo scoperto che questo fondo avrebbe dovuto essere ridotto di 688 mila euro nel 2015 per via dei dirigenti andati in pensione, ma non è stato toccato. Inoltre, c’erano altre decurtazioni per altri 200 mila euro, che però non sono state fatte. Questo significa che l’attuale fondo di 1 milione e mezzo circa doveva essere in realtà di circa 600 mila euro. Complessivamente, dal 2010 ad oggi sono stati erogati almeno 300 mila euro in più l’anno. Se questo è vero, – conclude De Luca – faremo una delibera di giunta affinché vengano restituite le somme interessate”.

Paolo Mustica