Irregolarità in Atm, Faisa, Orsa e Ugl: "Tardivo e parziale esposto alla Corte dei conti"

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Irregolarità in Atm, Faisa, Orsa e Ugl: "Tardivo e parziale esposto alla Corte dei conti"

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mercoledì 16 Ottobre 2019 - 12:05

I sindacati Faisa, Orsa e Ugl intervengono sul recente esposto contro la commissione dei liquidatori di Atm presentato da Filt-Cgil e Uiltrasporti alla Corte dei conti, ritenendolo fondamentalmente tardivo. Infatti, Faisa, Orsa e Ugl spiegano di aver già fatto una denuncia simile al direttore generale e alla commissione dei liquidatori di Atm che, come spiegano gli stessi sindacati, affronta tra le altre cose un problema di più ampio respiro, vale a dire quello che definiscono un malcostume generalizzato relativo al sistema degli avanzamenti temporanei di carriera che si perpetra ormai da anni a questa parte.
Il ricorso de quo, seppure sommariamente condivisibile nei contenuti, appare tardivo e parziale. – spiegano Faisa, Orsa e Ugl – Tardivo perché Faisa, Ugl e Orsa, con lettera del 10 settembre 2019 (vedi allegato), inviata al Direttore Generale e alla Commissione dei Liquidatori, avevano già denunciato, con tempestività, l’ordine di servizio numero 17 del 27.08.2019 segnalando l’annosa anomalia degli avanzamenti di carriera temporanei e le relative differenze stipendiali senza, fra l’altro, suscitare l’interesse di altre sigle sindacali.
Parziale perché denuncia solo le differenze stipendiali “elargite” dall’attuale gestione aziendale ed evita di segnalare alla Corte dei Conti che il sistema degli avanzamenti temporanei di carriera è un malcostume che in Atm si perpetra da anni. Ad esempio, le differenze stipendiali elargite nell’era Foti – De Almagro si sono protratte oltre i termini del provvisorio. All’epoca la dirigenza dimenticò (?) di sospendere entro i termini previsti l’utilizzo a parametro superiore di alcuni dipendenti cui oggi Atm, se vuole evitare contenziosi legali, sarà costretta a riconoscere la promozione e il relativo aumento di stipendio definitivo. Se per contingenti e dimostrate esigenze organizzative l’Azienda individua un dipendente per ricoprire, provvisoriamente, un incarico pertinente al parametro superiore, il provvisorio aumento stipendiale (per tre mesi) può essere annoverato fra i normali costi di gestione. Il “trucco” e il danno erariale si concretizzano nel momento in cui cessa l’esigenza organizzativa e il lavoratore resta inquadrato, per distrazione (?), a mansione superiore oltre i tre mesi, fino ad acquisire diritto alla promozione definitiva. Come si è verificato per le differenze stipendiali “elargite” durante la gestione Foti/De Almagro.
Auspichiamo una soluzione interna all’Azienda attraverso un incisivo intervento della commissione dei liquidatori e della Direzione Generale, evitando di chiamare in causa istituzioni terze e alimentare irresponsabili guerre di stampo politico che in fase di liquidazione possono solo nuocere al rilancio dell’Atm e al futuro dei lavoratori”.