Irregolarità nella gestione di Atm: sindacati presentano esposto alla Corte dei conti

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Irregolarità nella gestione di Atm: sindacati presentano esposto alla Corte dei conti

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martedì 15 Ottobre 2019 - 12:11

Vengano ritirati tutti gli atti del collegio dei liquidatori di Atm, in quanto i liquidatori stanno operando in difformità ai compiti che la normativa assegna a tale organo. Infatti, questi stanno realizzando atti in materia di riorganizzazione del personale che esulano dal perimetro della gestione ordinaria imposta dalla fase liquidatoria, e in particolare stanno realizzando atti che aumentano l’impegno di spesa con possibili danni erariali“. Così i segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti, rispettivamente Carmelo Garufi e Michele Barresi, denunciando di conseguenza tali presunte irregolarità alla procura della Corte dei conti. Di ciò i sindacalisti hanno messo a conoscenza anche il sindaco Cateno De Luca, il presidente Consiglio Comunale Claudio Cardile, il presidente della Commissione Bilancio Massimo Rizzo, tutti i consiglieri comunali e i revisori dei conti di Atm affinché ritirino in autotutela gli atti del collegio dei liquidatori e accertino la situazione con le eventuali specifiche responsabilità.
Nell’esposto i sindacati mettono sotto la lente di ingrandimento gli atti esitati dalla commissione dei liquidatori a partire dallo scorso 17 giugno, giorno in cui è cessata la gestione del CdA presieduto da Pippo Campagna e si è insediata la commissione liquidatrice presieduta da Pietro Picciolo. “Per norma e statuto – spiegano Barresi e Garufi – i liquidatori dovrebbero operare esclusivamente per la gestione ordinaria dell’azienda, limitandosi unicamente alle azioni necessarie a mantenere il servizio pubblico essenziale. Invece, ci sono stati atti che sono andati ben oltre l’ordinaria gestione. Come la disposizione dello scorso 27 agosto sul nuovo assetto organizzativo dell’azienda, con cui sono stati elargiti avanzamenti temporanei di carriera, parametri superiori e relativi aumenti di stipendi. Il tutto senza concorsi pubblici, senza contrattazione sindacale e aprendo la strada a possibili contenziosi. Ignorando anche le ultime disposizioni comunali in materia di contenimento della spesa del personale delle aziende speciali e partecipate del comune di Messina, stabilite con una delibera di giunta del 30 gennaio 2017. 
Per i due sindacati si profila il danno erariale, e per questo chiedono l’annullamento o la sospensione con effetto immediato di tutti quelle disposizioni e ordini di servizio in materia di gestione del personale emanati dal collegio dei liquidatori di Atm dal 17 giugno scorso che non rientrano tra gli atti ordinari. Inoltre, chiedono alla corte dei conti di avviare i necessari accertamenti sulla gestione dell’attuale fase liquidatoria di Atm.