Letturisti Amam, Femeca Cisl: "Non inganni la loro assunzione"

Redazione

Letturisti Amam, Femeca Cisl: "Non inganni la loro assunzione"

venerdì 27 Settembre 2019 - 10:57

Nei giorni scorsi sono apparsi articoli di stampa che hanno ripreso la attuale difficile situazione occupazionale dei letturisti che hanno operato fino al mese di luglio in appalto per conto dell’AMAM. La FEMCA-CISL, che tutela questi lavoratori, sente la necessità di chiarire alcuni aspetti fondamentali della vicenda di questi lavoratori che da decenni – e non da pochi anni – lavorano, praticamente, alle dipendenze dell’AMAM pur senza esserne effettivamente dipendenti.

Il loro lavoro è talmente legato alla vita aziendale che, nel 2015 – allora presidente l’avv. Anastasi – l’AMAM concordò con il sindacato una clausola di salvaguardia per questi lavoratori, da inserire nei capitolati di appalto e ancora oggi operante, comprendendo l’importanza della loro professionalità e la necessità di non disperdere il patrimonio di conoscenza della città e del territorio che essi hanno nel tempo acquisito, visto che a Messina non è sempre facile andare a “scovare” un contatore dell’acqua.

Si tratta di 12 lavoratori che, con le cooperative prima e con la ditta in appalto poi, hanno svolto per AMAM il fondamentale lavoro delle letture dei contatori senza il quale, è bene ricordarlo, l’azienda acquedottistica non ha la possibilità, materiale e legale, di fatturare ed emettere le famose “bollette” che poi gli utenti ricevono.

Non solo! Ma per quanto prevedeva il bando di appalto delle letture questi lavoratori hanno sempre svolto molte più mansioni rispetto alla semplice verifica del consumo di acqua, occupandosi anche di altre operazioni essenziali quali l’anagrafe dell’utenza, il controllo dell’erogazione del servizio, la segnalazione per la sostituzione del contatore, ecc… Non inganni la loro assunzione a part-time, effetto di un equilibrio tra livelli occupazionali e costo del lavoro: i lavoratori – oggi in disoccupazione – hanno svolto il loro compito esclusivamente per le necessità di fatturazione dell’AMAM, dimostrando più spirito di sacrificio di quello richiesto dal loro contratto di lavoro. Spesso l’organico di 12 addetti si è rivelato insufficiente ad effettuare a pieno le tornate di letture previste, per via delle note difficoltà che il territorio di Messina presenta, sia dal punto di vista geografico, sia dal punto di vista, per così dire, “sociale”. Altri servizi che la società in appalto svolgeva per diverse committenti erano espletati con altro personale che non operava sull’appalto dell’AMAM e da agosto scorso, per via della rinuncia dell’imprenditore a continuare il servizio in scadenza, AMAM non registra alcuna lettura, con le difficoltà che sono facili da intuire. Sappiamo che AMAM ha in fase di emissione un nuovo bando di breve durata che dovrebbe portare a compimento del lavoro fino alla fine dell’anno per poi passare ad un altro e più sofisticato sistema di riscontro dei consumi, con un nuovo affidamento di servizio. La richiesta urgente è che questi lavoratori tornino presto a lavorare, assorbiti dalla ditta che rileverà il servizio ma ci chiediamo, anche, se il progetto di internalizzare il servizio – così come aveva previsto il POT 2018-2020, è ancora in essere. In ottica futura, l’AMAM potrebbe svolgere – con enorme risparmio di risorse economiche – tutte quelle operazioni legate alle misurazioni dei consumi con personale interno, offrendo, l’amministrazione De Luca, un’occasione di stabilizzazione per 12 lavoratori precari da troppo tempo…