Preghiamo… Di Pericle

Redazione

Preghiamo… Di Pericle

domenica 14 Luglio 2019 - 10:10

Credenti e atei tutti crediamo in qualcosa: soprannaturale o reale, mistico o materiale, in pratica tutti preghiamo! Il duo lescano -Salvini e Di Maio- suscita in tutti la preghiera, catarsi di una devastazione culturale e morale. Pur comprendendo che la grande difficoltà della politica sia il mantenimento delle promesse, che il più delle volte sono disattese, l’azione politica di questi due personaggi evidenzia l’assoluta antitesi fra promesse e fattualità. Il grillino pur di stare al governo ha svenduto tutte le issues identitarie sventolate dal MoVimento, il leghista ondeggia come una canna al vento e raccoglie un consenso che non trova, per chi scrive, una logica spiegazione.

Bisogna accettare, tuttavia, che gli italiani che si recano a votare attribuiscono al Capitano il 36% dei consensi. Una considerazione ci sembra opportuna in questo editoriale. Come già scritto, il M5S è il nulla che ha cavalcato l’antipolitica e il Disagio che politiche iperliberiste hanno provocato. A parte slogan e rancore contro tutto e tutti, non hanno una proposta politica seria e possibile. Lo dimostra il fatto che in Europa nessun partito o movimento si è voluto confondere con i grillini. Non hanno un gruppo! Le sconfitte elettorali incalzanti (Regionali, Comunali, Europee) testimoniano che il bluff è stato scoperto. Il problema  è Salvini. Chi è in realtà costui? A Washington, pur di accontentare gli americani, si  è mostrato arcinemico della Francia e della Germania, favorevole a Guaidò in Venezuela, d’accordo sulla lite con l’Iran e con la politica dei dazi alla Cina. Eppure, non  è bastato a far cambiare idea a Trump, sempre più convinto che gli nasconda qualcosa, come l’intercettazione all’hotel Metropol di Mosca lascia sospettare. Il fatto  è che Salvini ha sempre giocato su due tavoli: ieri con Berlusconi, oggi contro; leader di lotta e di governo (ma dal Viminale); antieuropeo ma non fino in fondo. In sintesi: urla tante e risultati molto scarsi.

Truce contro i 42 naufraghi della Sea Watch, finge di non vedere che intanto i gommoni hanno invaso le coste e fanno sbarcare centinaia di poveracci che fuggono dalla miseria e dalle guerre; chiede l’arresto di Carola, ma il Gip subito la rilascia, e alla fine è la Capitana a denunciare il Capitano; riesce ad evitare la procedura d’infrazione, ma è costretto a subire un durissimo piano di rientro dal debito; tuona contro Bruxelles, ma tratta proponendo candidati poco dirompenti. Due facce: immagine graffiata dall’affare russo (nel quale scaricando Savoini) ha perso l’appeal del macho di cui va fiero.

Nonostante ciò, nei sondaggi ha un consenso da capogiro. Ecco perché non ci resta altro che pregare….nella speranza che il popolo comprenda.