Sentenza Corte costituzionale, Laccoto torna all’Ars?

Redazione

Sentenza Corte costituzionale, Laccoto torna all’Ars?

sabato 29 Giugno 2019 - 07:57

E’ stata dichiarata manifestamente inammissibile dalla Corte Costituzionale la questione di legittimita’ costituzionale dell’art. 10, comma 1-bis, della Legge regionale siciliana 20 marzo 1951, n.29 sollevata dal Tribunale di Palermo. La decisione conferma di fatto l’ineleggibilita’ di Franco De Domenico, eletto all’Ars nelle liste del Pd, e determina il subentro al Parlamento siciliano del compagno di partito Giuseppe Laccoto. Contro l’elezione di De Domenico fecero ricorso gli aspiranti deputati Giuseppe Pietro Catanese, Paola Iacopino Paola e Giuseppe Ruffino e Giuseppe Laccoto, primo dei non eletti nella lista del Pd che lamentarono l’ineleggibilita’ del politico che, all’epoca del voto, era direttore generale dell’Universita’ diMESSINA. Solo successivamente al voto De Domenico si mise in aspettativa. Secondo i ricorrenti, invece, in base alla legge regionale si sarebbe dovuto dimettere dal ruolo di DG sei mesi prima delle elezioni. Su questo punto pero’ la normativa siciliana diverge da quella nazionale: da qui la scelta dei giudici palermitani, che pure avevano accolto i ricorsi e la tesi dell’ineleggibilita’, di rimettere gli atti alla Suprema Corte per vagliare la costituzionalita’ della normativa locale. La scelta di rivolgersi alla Consulta aveva causato la sospensione della decisione sulla decadenza del parlamentare regionale e del subentro di Giuseppe Laccoto nel seggio all’Ars attribuito al Partito Democratico. Il procedimento giudiziario ha avuto un iter piuttosto lungo. Ma la Suprema Corte non solo ha dichiarato “manifestamente inammissibili” le questioni di legittimita’ sollevate dal Tribunale di Palermo, ma ha anche sancito la competenza esclusiva della Regione Siciliana a legiferare in materia di ineleggibilita’. Gli atti torneranno adesso al Tribunale di Palermo che dovra’ dichiarare la decadenza di De Domenico ed il subentro di Laccoto.