Teatro Mandanici: presentato il cartellone 2019/2020 e consegnati gli attestati di merito al cast del laboratorio D'Artagnan e i tre moschettieri

Maria Antonella Saia

Teatro Mandanici: presentato il cartellone 2019/2020 e consegnati gli attestati di merito al cast del laboratorio D'Artagnan e i tre moschettieri

sabato 22 Giugno 2019 - 16:45

Presentata ieri, nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nel foyer del Teatro Mandanici, alla presenza  del sindaco Roberto Materia, del segretario generale Lucio Catania e del direttore artistico Sasà Neri, la nuova stagione teatrale 2019/2020. Accanto a spettacoli già annunciati arrivano nuovi e attesi titoli di pièce, reduci da sold out in tutta Italia.
Ad aprire i lavori è stato il sindaco Roberto Materia complimentandosi con il cast dello   spettacolo D’Artagnan e i tre moschettieri, andato in scena lo scorso 18 maggio e formato essenzialmente da ragazzi al loro debutto teatrale, precisando  come il percorso di lavoro, nato da un laboratorio teatrale diretto da Sasà Neri, non sia ancora terminato. Infatti,  a partire da settembre lo spettacolo tornerà in scena in matinèe dedicato alle scuole, andrà in replica al Teatro Vittorio Emanuele e infine sarà riproposto alla Carcere  Circondariale   della città. “Circa 30 associazioni, compagnie e produzioni, non solo locali né solo regionali, hanno presentato  un totale di quasi cinquanta proposte per la nuova Stagione del Mandanici, a riprova dell’importanza  ormai conquistata dal Teatro di Barcellona  Pozzo di Gotto nel panorama dell’offerta pubblica di eventi culturali”. – con queste parole il primo cittadino ha dato l’avvio alla serata –   Si realizza, così,   quanto auspicato dall’amministrazione nel primo anno del suo mandato.
Poi  è toccato al segretario generale Lucio Catania   illustrare il cartellone 2019/2020 ““L’idea del  cartellone  è quella di un esordio a ottobre con uno spettacolo di cabaret con uno dei comici più noti del panorama nazionale. Il 29 novembre, come promesso, sarà sicuramente di scena ‘La tempesta’ di W. Shakespeare per la regia di Roberto Andò con Renato Carpentieri (Prospero), Giulia Andò (Miranda), Filippo Luna (Ariel), Vincenzo Pirrotta (Calibano), Paolo Briguglia (Ferdinando), Fabrizio Falco (Gonzalo, Iris), Paride Benassai (Trinculo Antonio), Gaetano Bruno (Stefano, Alonzo). I biglietti per questo spettacolo sono già in vendita. Per il 21 dicembre è stato opzionato ‘Love letters’, una storia d’amore che attraversa quarant’anni, dai banchi di scuola all’età matura, con Raul Bova e Rocio Munoz Morales per la regia di Veruska Rossi. Il 26 dicembre torna il ‘Gran concerto di fine anno’ della Banda Placido Mandanici, una tradizione che si rinnova, occasione di musica, incontro e festa.  E il nuovo anno si aprirà con i virtuosi del Balletto di San Pietroburgo: il 19 gennaio 2019 al ‘Mandanici’ sarà di scena ‘Il lago dei cigni’, probabilmente il balletto più famoso al mondo, presentato da un corpo di ballo tra i più sofisticati e richiesti. Il 13 febbraio sul palco due grandi amici del Teatro Mandanici: Tullio Solenghi e Massimo Lopez, attori, showman, imitatori, artisti poliedrici e versatili che si esibiranno in uno show in grado di ripetere il successo di quel trio che li ha resi famosi e che vedeva al loro fianco l’indimenticabile Anna Marchesini”.
È molto probabile che il 12 marzo l’appuntamento sarà con “A che servono gli uomini?”, una commedia di Iaia Fiastri con musiche di Giorgio Gaber e la regia di Lina Wertmüller, con Nancy Brilli.   “A dispetto del titolo – spiega la regista, che sarà presto insignita del premio Oscar alla carriera – questa non è una commedia femminista. Adattata dalla pièce scritta negli anni ’80 da Iaia Fiastri, A che servono gli uomini? è più attuale che mai, toccando un tema caro a molte donne sole: il desiderio di avere un figlio. Con leggerezza, ironia, equivoci e tante risate, la commedia racconta l’avventura di una donna determinata, che ritiene di poter vivere felicemente sola e che decide, prima che sia troppo tardi, di mettere al mondo un figlio, sfruttando le possibilità della fecondazione artificiale. Ma è proprio la gravidanza a metterla di fronte alla sua solitudine e a mettere in discussione la sua visione del mondo”. E se per il mese di aprile più titoli sono ancora alla valutazione della commissione,  la certezza è che a maggio concluderà la stagione lo spettacolo del nuovo laboratorio multidisciplinare ancora una volta dedicato ai talenti del territorio.

Ma questo non è tutto. Da quest’anno, infatti,  sarà rivolta una particolare attenzione alla famiglia con un cartellone creato ad hoc “Teatro in famiglia”, dedicato soprattutto ai bambini e agli spettatori più giovani.  “Ricominciamo da dove abbiamo lasciato”, ha detto il segretario generale Lucio Catania nel presentare l’iniziativa. Il progetto, in via di definizione, prevede il 10 novembre “Il Mago di Oz nel Paese delle Meraviglie” del mimo e illusionista Oscar Strizzi che ha lavorato, tra l’altro, per Le Cirque Du Soleil, e poi, a febbraio, potrebbe essere la volta di “Giufà, un viaggio per conoscere, per capire, per crescere”, una favola rappresentata dal Centro Studi Artistici, per la regia di Carmelo R. Cannavò;  per completare il percorso, a marzo o aprile, con uno spettacolo dedicato ai piccoli che potrebbe essere “La gazza ladra”, che tra filastrocche, suoni, ombre, quadri, oggetti, magie si ispira all’opera di Luzzati ed alle musiche di Gioacchino Rossini (testo di Francesco Niccolini, regia di Emanuele Gamba, con Katarina Janoskova e Paolo Valli, voci recitanti Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, elaborazioni musicali Mario Autore e realizzazione scene Elio Sanzogni).
La  serata si è  conclusa con la consegna degli attestati di merito ai ragazzi e alle maestranze tra cui Domenico Imbesi, Salvatore Cilona, Alberto Liga, Gaston Lucarelli, Mahamadou Traore, Aurora Pettineo, Gina Cattafi, Alessandra Maimone, Chiara Salamone, Roberta Macrì, Barbara Scorza, Andrea Rappazzo, Dario Stroscio, Martina Genovese, Nino Genovese, Simona Arnao, Allegra Camuti, Vera Trovato, Carolina Bucalo, Viviana Romano, Marta Sottile, Francesco Bisignani e Francesco Maniscalco. E ancora  Giulio Decembrini, direttore musicale dello spettacolo ma anche al pianoforte in scena, Chiara Caravella, vocal coach,  Alice Ingegneri e Alessandra Borgosano, alle coreografie e assistenza regia, Davide Colnaghi e Margherita Frisone, i due coach di dizione e fonetica, Simone Lo Presti, sound designer,  Davide Caputo, Francesco Gerbino e Giuseppe Scopelliti, performer in scena, Riccardo Ingegneri, basso e chitarra in scena, Andrea Trovato, batteria in scena, Leonardo Mercadante, autore del copione (“un vero e proprio fiore all’occhiello per Barcellona”, come ha detto Neri), Titti Galasso e Giulia Alesci, per costumi e oggetti di scena, Antonella e Lillo Cutugno, maestri di scherma, Dino Costa, videomaker e fotografo  che hanno preso parte al laboratorio diretto da Sasà Neri.
Infine, per dire il “grazie” di Barcellona Pozzo di Gotto e del regista, tre attestati sono stati preparati e saranno inviati ai tre esperti che hanno realizzato le master class, il vocal trainer Fabio Lazzara, e gli attori e cantanti Daniela Terreri ed Egidio La Gioia.
Ancora una volta infinite emozioni hanno avvolto tutti i presenti.