Si apre oggi alle 18,30 la mostra “I nuovi paladini” di Gregorio Cesareo. L’artista messinese, dopo le mostre istituzionali all’Ordine degli Architetti di Messina e al prestigioso Palazzo Nicolaci di Noto (SR), è presenta al Teatro Vittorio Emanuele della città peloritana con la personale “I nuovi paladini”, evento del ciclo “Opera al Centro” a cura di Giuseppe La Motta.
La mostra raccoglie una selezione di lavori inediti appartenenti all’ultimo periodo di Cesareo. Protagonisti dell’opere saranno i Pupi Siciliani, soggetto prediletto del pittore, che nel corso degli anni ha fatto dei paladini dell’Opra un’inconfondibile cifra iconografica e stilistica. “Creature fantastiche e archetipiche, i paladini ammaliano lo spettatore con la magia del teatro, il fascino sacro dell’arte come evocazione di immagini perenni, sempre presenti nell’animo di tutti gli uomini, di tutti i tempi. Ritratti di fierezza, pronti alla battaglia come allo spettacolo, questi Pupi evocano una dimensione pura, limpida e dolce, dove la tenzone è sempre onorevole, chiara e senza finzioni.
È il mondo dell’umanità primigenia, il mondo degli eroi che nella luce dell’arte rinnova l’eredità della memoria e la promessa di un futuro positivo”, dal testo critico di Mosè Previti.
Gregorio Cesareo è nato a Messina nel 1954. Autodidatta, si dedica fin da giovanissimo alle arti figurative, diverse le sue partecipazione in esposizioni collettive e personali. La sua ricerca stilistica si nutre dei grandi movimenti artistici dell’età moderna, con particolare attenzione alla pittura rinascimentale e barocca, grandi passioni che Cesareo studia e approfondisce sia nella produzione di nature morte, soggetti religiosi e paesaggi sia nella pittura “dei Pupi”. Particolare attenzione è rivolta dall’artista all’iconografia dei paladini di Francia e ai guerrieri mori, le marionette dell’Opra, di cui egli riproduce lo sfarzoso decorativismo degli abiti caratteristici in un’attenta ricerca formale.