Meteo, da giovedì la bolla calda inghiottirà la Sicilia

Redazione

Meteo, da giovedì la bolla calda inghiottirà la Sicilia

lunedì 10 Giugno 2019 - 10:49

La natura spesso ribalta tutto in un battibaleno e dopo una primavera spiccatamente dinamica e finalmente “normale”, giugno ci ha propinato la prima scorribanda anticiclonica dalle peculiarità ibride.

E’ bene puntualizzare che trattasi di una onda di calore di matrice subtropicale, pregna di un flusso di correnti calde e secche aspirate dagli infuocati deserti algerini. Ma, ad eccezione della bonaccia di sabato 9, l’asse portante del ramo ascendente si mantiene decentrata sulla Sardegna. Suddetta dislocazione della cuspide africana, ha permesso al vento cavaliere di operare indisturbato lungo l’area dello Stretto, tenendo questa porzione territoriale all’interno di un gradevole condizionatore naturale. Il tasso dell’Ur piuttosto basso ( trattasi di aria secchissima anche in quota) ha reso tutto sommato accettabile questo esordio estivo, con la possibilità di sedersi all’ombra in pieno giorno senza esalare la benchè minima goccia di sudore. Questo è l’indice di comfort, derivante dal tasso di umidità prossimo al 30%, con una percezione corporea prossima ai 32-33°. Caldo assolutamente normale per la stagione, non paragonabile a quello brusco e improvvido del 2003. Tra le varietà di calure, è decisamente preferibile quella torrida.

Nei prossimi giorni, l’alito subtropicale allenterà leggermente la sua aggressività propulsiva, consentendo una ” toccata e fuga” del malleabile anticiclone delle Azzorre.

Un lieve degrado strutturale risultante dalla dilatazione di un cut off orientale, offrirà l’autorizzazione all’anticiclone delle Azzorre di addolcire il ritmo canicola, pur permanendo sotto l’afflusso della protuberanza subtropicale a 850 hpa.

Mercoledi, l’anticiclone delle Azzorre balzerà verso Islanda e Groenlandia destabilizzando il Vp, ma le sorti del Mediterraneo centrale saranno scolpite dall’evoluzione meridiana della piattaforma ciclonica centrata fra Golfo di Guascogna e paesi bassi. Il jet stream tenderà a precipitare verso le Canarie, esarcerbando una tostissima risposta calda, che interesserà principalmente Sardegna e Sicilia occidentale, con termiche di una certa pericolosità.

La bolla calda inghiottirà anche la Sicilia orientale da giovedi, con l’avvezione di una +24 a 850 hpa.

Con questo quadro marcatamente altopressorio, martedi il bel tempo estivo farà proseliti su tutto il messinese. Cielo sereno o lievemente velato da qualche cirro, mentre qualche congesto termo-convettivo potrebbe isolarsi sul comparto etneo, senza minimamente interessare il messinese.

Durante la mattinata, la brezza di ponente incresperà lievemente il bacino Tirrenico, mentre lungo l’area dello Stretto, la calura sarà ben contenuta da un vivace vento cavaliere (NE).

Mercoledi ritroveremo una fastidiosa brezza tesa di ostro (S) lungo l’area dello Stretto e parte del messinese tirrenico, con un blando effetto venturi serale ( 20-22 nodi sull’imboccatura settentrionale).

E’ verosimile che qualche compagine stratiforme possa velare la volta celeste per gran parte della giornata, non escludendo la possibile formazione di locali foschie di mare.

Il vento di mare strettese non catalizzerà alcun processo favonico all’interno della porzione strettese, preservata da “ondate di calore trascendentali”. Le brezze marine, attraversando una fetta di mare fresco superficialmente, hanno il grande merito di rendere meno soffocante la calura, con la colonnina di mercurio che non varcherà mai i 26-27° all’ombra. Diverso il destino del versante tirrenico messinese, che sarà parzialmente favonizzato da una ventilazione sciroccale calda e secca da Venetico verso Mortelle ( 15-20 nodi), mentre sulla frazione occidentale dovrebbero predominare le brezze di mare, con preminenza di aliti N-NE anti-favonio.

Pertanto, è ipotizzabile una distribuzione termica variegata e disparata, con una marcata dicotomia microclimatica dettata dall’eventuale presenza di venti di terra favonizzanti.

Puntualizziamo subito che la città dello Stretto risulterà l’area meno calda, in quanto soggetta a venti di mare, mentre sul messinese tirrenico orientale si potrebbero anche valicare i 33-34° all’ombra, soltanto nell’eventualità di radioso soleggiamento.

Qualora si dilatasse un cirro strato abbastanza massiccio da inibire la radiazione solare, i riflessi al suolo sarebbero molto meno roboante. Soltanto nelle aree interne, sarà agevole registrare punte over 35°, con tasso di Ur prossimo al 30%.

Anche giovedi il tempo sarà sostanzialmente stabile e sufficientemente caldo, con l’ostrata strettese che potrebbe essere nuovamente rimpiazzata dal gentile refolo del vento cavaliere.

Ma giovedi potremmo patire un maggiore effetto afa, con un abbassamento dell’indice di comfort.

Mercoledi lo Stretto sarà moderatamente increspato, mentre il Tirreno permarrà balneabile e in costante riscaldamento superficiale.

Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano che l’apice di questa lunghissima fase calda si concretizzerà fra giovedi e sabato, in compagnia della +24 a 850 hpa.

Sarà l’Africa a imporre il suo diktat, con calura subtropicale, crescenti impurità ai bassi strati e possibili intrusioni libecciali. Da lunedi 17 si intravede una propizia rinfrescata termica quantificabile in almeno 7-8°, senza alcuna provvista piovosa. Francamente, in prospettiva siccità, siamo messi maluccio. I piromani stanno già pianificando tutto. Un grazie di cuore e arrivederci.