Meteo, ancora variabilità: domani qualche rovescio

Redazione

Meteo, ancora variabilità: domani qualche rovescio

martedì 14 Maggio 2019 - 09:41

Ma che fine ha fatto la primavera? E’ una delle domande più ricorrenti dei profani, che francamente prendono solo un granchio, distorcendo nettamente il reale decorso di una stagione di transizione. Una stagione di transizione è distinta dalla altre proprio dalla spiccata dinamicità che avvicenda senza soluzioni di continuità rigurgiti invernali ai primi tepori tardo primaverili.

Attualmente, la Sicilia sta vivendo un breve ciclo termico orientato al sotto media, con uno scarto negativo di 6°.

Giornate abbastanza fresche ma non fredde, quota neve prossima ai 2200 metri e vento cavaliere sospeso almeno fino a quando l’anticiclone delle Azzorre non riprenderà il comando delle operazioni zonali.

La debole goccia fredda che oggi ha assunto la sua postazione sulle regioni meridionali, non è riuscita smistare una fenomenologia rimarchevole in nessuna località del messinese.

Oltre all’irreperibile gradiente verticale ( soltanto una +5 a 850 hpa e una -23 a 500 hpa), il lento getto libecciale, in temporanea deviazione occidentale, ha frenato esponenzialmente il moto della cumulogenesi interna.

Risultato? Qualche rovescio soltanto sull’entroterra, mentre area dello Stretto e messinese tirrenico sono rimasti con i pluviometri assetati. Non c’è proprio nulla da fare, siamo in piena aridità e non riusciremo a uscirne nemmeno nelle prossime 48 h. Andiamo ad analizzare i motivi.

Gfs evidenzia lo stallo della debolissima circolazione depressionaria, blandamente corroborata dal ramo principale del getto polare.

Già dalla tarda mattinata di martedi 14, la già flaccida spira ciclonica perderà ulteriore mordente, mediante un lieve rialzo del campo di gpt ( 556 dam).

L’anomalia negativa di gpt sarà pertanto smussata da un netto depotenziamento baroclino, instaurando un blando regime di locale variabilità negativa, che senza alcun gradiente verticale non potrà mai maturare in fasi marcatamente perturbate meritorie di Now casting.

La -24 a 500 hpa non avrà alcuna utilità ai fini di destabilizzare adeguatamente la colona d’aria e il tempo sarà nel complesso variabile ma mai seriamente perturbato.

Martedi mattina, fra le 5 e le 9, qualche isolato congesto marittimo potrebbe tergiversare fra Stromboli e il Tirreno Calabrese, mentre soltanto parte della costa tirrenica messinese potrebbe essere interessata da qualche addensamento cumuliforme. La città potrebbe essere transeuntemente reidrata soltanto in mattinata fra le 6 e le 8, mentre dalla tarda mattinata la nuvolosità tenderà a diradarsi, lasciando l’eredità ad ampie aperture strettesi.

Nel primo pomeriggio, una blanda attività cumuliforme di natura termo-convettiva procederà verso levante, bagnando parte del basso messinese ionico ( 3-4 mm).

Mercoledi l’instabilità sarà in voga essenzialmente fra Eolie e versante tirrenico, con tempo decisamente inaffidabile mai mai cinico.

Addensamenti cumuliformi avvettivi irregolari si alterneranno a lunghi intervalli soleggiati, dispensando occasionali rovesci di pioggia di debole intensità, in un contesto di blanda variabilità localmente negativa, senza alcun fenomeno scabroso.

Anche mercoledi sarà impossibile riscontrare un buon gradiente verticale (-22 a 500 hpa).

I venti spireranno debolmente da ponente e maestro (W-NW) mentre le correnti aeree saranno estremamente felpate martedi mattina.

La temperatura permarrà di alcuna gradi sotto la media stagionale, con massime che si attesteranno sui 17° all’ombra.

Il tasso dell’Ur farà segnare valori mediamente elevati compresi fra il 50 e l’85%.

Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano una parziale intensificazione dell’instabilità soltanto nel corso di giovedi.

Fra il Tirreno occidentale e Ustica si originerà un nuovo cut off, che veicolerà un sostenuto getto libecciale.

Piovaschi e qualche scroscio localmene intenso potrebbero risalire fin verso l’area dello Stretto, con un richiamo meridionale ai bassi strati che potrebbe agevolare l’innesco di una insidiosa linea di convergenza, ambiente ideale alla formazione di estesi cumulonembi anche in assenza di aliti freddi a 500 hpa. E in questo caso, la temperatura dei mari ( ancora abbastanza fredda) non offrirebbe alcuna correità. Auguriamoci che questa parentesi perturbata vada in porto, apportando piogge benefiche e preziose, poichè da ora in poi ogni occasione piovosa va accolta come una manna dal cielo. Siamo già in pesante deficit. Un grazie di cuore e arrivederci.

Alessio Campobello