Zuccarello non è coinvolto nell'operazione "Terzo Livello"

Redazione

Zuccarello non è coinvolto nell'operazione "Terzo Livello"

domenica 12 Maggio 2019 - 13:00

In riferimento all’articolo pubblicato nei giorni scorsi dalla nostra testata, dal titolo: “Terzo Livello, spunta il nome di Zuccarello nelle carte dell’inchiesta”, ci scrive l’avvocato Francesca Giuffrè richiedendo di rettificare il contenuto dell’articolo.

L’ex consigliere Santi Daniele Zuccarello non è coinvolto nell’operazione Terzo Livello, non essendo il suo nominativo inserito tra gli indagati di tale inchiesta penale, quest’ultimo, unitamente all’ex consigliere comunale Sindoni Donatella,  ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Messina, poiché non aveva ricevuto risposte chiare e precise dal Dirigente del Dipartimento Politiche per la Casa, Dott.ssa Maria Canale, in merito a quesiti dallo stesso posti nell’ esercizio delle sue funzioni pubbliche elettive, infatti nel succitato esposto lo stesso dichiara:  “L’ amministrazione paladina della trasparenza e legalità, dovrebbe scavare a fondo e far sì che la Canale dica a chi si riferisce. E invece no, è il fallimento della politica, perché manca il dialogo e siamo costretti a chiedere alla Procura di far luce”. L’ex consigliere, dunque, non ha esercitato alcuna pressione, bensì al contrario nei mesi successivi, alla data di deposito del succitato esposto, ha proseguito la sua attività politica col tramite di numerose conferenze stampa e all’interno delle Commissione Consiliari, ove denunciava ingerenze politiche ed altre irregolarità all’interno degli Uffici e del Palazzo Comunale, in merito all’assegnazione degli alloggi“. 

*Nonostante la rettifica non rettifichi nulla del contenuto dell’articolo, dal momento che abbiamo specificato in grassetto il fatto che Zuccarello non fosse indagato, abbiamo deciso di pubblicarla lo stesso per dare la possibilità all’ex consigliere comunale di replicare alla nostra notizia. Occorre, specificare che la rettifica inviata dall’avvocato Giuffrè contiene anche una diffida a non pubblicare in futuro notizie definite fuorvianti sul conto di Zuccarello. Il tentativo del legale è quello di comprimere un inviolabile diritto di cronaca, sancito peraltro dalla Carta costituzionale. Ne prendiamo atto, ma non ci pieghiamo a quella che ci sembra una chiara intimidazione e di ciò informeremo l’ufficio legale dell’Ordine dei giornalisti al fine di avviare le opportune azioni contro chi tenta di comprimere il diritto di cronaca.