Cerreti: "L'Amam non sia un bancomat della politica"

Redazione

Cerreti: "L'Amam non sia un bancomat della politica"

giovedì 09 Maggio 2019 - 08:24

“Continuo ad assistere ad una propaganda degna di altri periodi storici, in merito alle attività che l’acquedotto messinese porta o dovrebbe portare avanti, e non nascondo un po’ di orgoglio nel sapere che molte delle iniziative intraprese dall’Azienda sono frutto di concertazione del precedente Consiglio d’Amministrazione societario”. Lo scrive in una nota l’ex consigliere dell’Amam, Roberto Cerreti, il quale ha assunto una posizione critica nei confronti dell’azienda partecipata.

“Certo, inutile nascondere la difficoltà di un azienda che improvvisamente si è ritrovata monca di un organizzazione che ha cercato negli ultimi mesi di supplire all’assenza di un direttore generale e di una situazione di carenza organica che, inevitabilmente, ha caratterizzato l’Amam nelle diverse gestioni e sciaguratamente anche durante la nostra, come un ‘bancomat per incarichi, consulenze ed affidamenti esterni’. Nonostante tutto, tante le iniziative amministrative e tecniche intraprese per cercare di efficientare servizi ed uffici, con l’adesione ottimale di un personale ligio e, devo dire, attaccato al proprio dovere, per tentare di risolvere problematiche annose, quali l’evasione contributiva con l’efficientamento del recupero crediti, l’arbitrario sistema di affidamento degli incarichi, la rigida ed improduttiva rateizzazione degli importi dovuti dall’utenza, l’analisi ed il tentativo di risoluzione del monte debitorio milionario di Amam, lo scarso approvvigionamento idrico, l’inefficiente servizio di intervento fognario ed idrico. Ma l’eccesso di propaganda potrebbe anche nuocere ad un Azienda oggi chiaramente deficitaria anche dal punto di vista dirigenziale e manageriale, considerato che allo stato attuale un solo dirigente è presente in pianta organica e l’Amministratore Unico è costretto nella duplice veste anche di Direttore Generale, con il mancato raggiungimento di obbiettivi che, sino “alla rivoluzione cateniana”, erano sicuramente in programma ed alla portata aziendale, quali ad esempio il progetto acqua H24 con la ricerca di pozzi e soluzioni idriche di approvvigionamento per la Città, la riattivazione delle fontane storiche in tutte le circoscrizioni con la previsione dell’installazione di punti di distribuzione idrica d’emergenza e con l’apertura degli sportelli decentrati di Amam nella zona sud ed all’interno dei locali del I e del II Quartiere, già individuati ed in previsione di apertura per lo scorso 1 Maggio”.