Il "Macron dello Stretto" lancia la marcia dei sindaci…

Redazione

Il "Macron dello Stretto" lancia la marcia dei sindaci…

martedì 30 Aprile 2019 - 09:22

Il braccio di ferro ingaggiato con il governo nazionale per ottenere le risorse necessarie a “salvare” la Città Metropolitana di Messina dal fallimento, potrebbe essere solo un pretesto.

Cateno De Luca sta indossando i panni del “leader” travestendosi da “Macron” e lancia la “marcia dei sindaci”, giusto domani, in occasione della Festa del 1. Maggio. Un’iniziativa che farà certamente discutere, non tanto per le finalità quanto per i “mezzi” utilizzati. Se da un lato, De Luca ha sollecitato i sindaci della città Metropolitana di Messina (dovrebbero essere 107, se parteciperanno tutti), dall’altro alcune sigle sindacali, comprese le autonome, hanno deciso di aderire spontaneamente alla marcia che partirà da piazza Duomo per concludersi di fronte al Palazzo del Governo.

Laddove il sindaco metropolitano, Cateno De Luca, consegnerà la fascia blu al prefetto in segno di protesta. L’occasione sarà propizia per fare la cosiddetta conta, in vista delle elezioni europee del 26 maggio, che vedranno in prima linea l’assessore Dafne Musolino, candidata con FI. Il “Macron dello Stretto” ha lanciato l’iniziativa che ha un fine istituzionale, ma che allo stesso tempo ha una valenza politica.

Intanto, De Luca un obiettivo l’ha già ottenuto: ovvero lacerare ancor di più le relazioni fra i sindacati confederali messinesi, la cui unità ormai è soltanto un lontano ricordo. Tonino Genovese, segretario della Cisl, al di là del ruolo istituzionale ricoperto, ha fatto una scelta politica netta.

Lo stesso ha fatto Clara Crocè, la quale ha pagato con la “defenestrazione” dalla Cgil il suo attivismo nei confronti di Cateno De Luca, e da qualche mese è tornata ad occupare la scrivania della Soprintendenza ai Beni Culturali, dopo decenni di distacco sindacale.