Confcommercio "scatena" la Fire per recuperare il credito: peccato che l'azienda sia chiusa

Redazione

Confcommercio "scatena" la Fire per recuperare il credito: peccato che l'azienda sia chiusa

lunedì 04 Marzo 2019 - 10:27

Ha chiuso l’azienda nel 2015, ma la “Fire” incaricata di recuperare il credito per l’iscrizione alla Confcommercio chiede il pagamento delle quote associative per gli anni 2016 e 2017. “Mi tempestano di telefonate – afferma l’ex commerciante -, minacciano di adire le vie legali. Ma cosa devo pagare se l’azienda l’ho chiusa due anni prima. Sono esausto, mi chiamano tutti i giorni per chiedermi somme di denaro che non sono dovute”.

Il commerciante è uno dei tanti che s’è visto prima recapitare una lettera con la quale si richiede il pagamento delle quote arretrate da parte della Confcommercio Messina che avrebbe deciso di “fare cassa”, rivolgendosi ad una società di recupero crediti. Molti commercianti sono sul piede di guerra e minacciano azioni legali contro la Confcommercio Messina, guidata da Carmelo Picciotto.

Secondo le informazioni in nostro possesso, sono partite parecchie centinaia di lettere per recuperare somme arretrate per il pagamento delle quote associative. Quote, per lo più non versate, da parte dei commercianti i quali ritenevano avessero chiuso con l’associazione datoriale. E invece, la Confcommercio Messina, con il supporto della Fire cui sono state passate le pratiche, sta cercando di recuperare i soldi, ma allo stesso tempo sta generando un clima scontro.

Qualcuno osserva: “Se non sono state pagate le quote lo si è fatto in primo luogo perché non si era in condizioni di poterle pagare per la crisi”.

Questa iniziativa della Confcommercio di Messina non sta piacendo e pare siano pronte delle denunzie da parte dei commercianti che non intendono pagare. A maggior ragione se le aziende sono state chiuse per “crisi”….