Meteo, in arrivo una nuova ondata di gelo

Redazione

Meteo, in arrivo una nuova ondata di gelo

venerdì 22 Febbraio 2019 - 09:17

Nel corso di questa tranquilla settimana spiccatamente zonale, abbiamo avuto a disposizione un anticiclone azzorriano magnanimo, capace di custodire una buona stabilità fino a giovedì 21 febbraio.

Certo, in alcune fasce orarie non sono mancati i consueti corrucciamenti sterili dovuti essenzialmente al ristagno di vapore acqueo (altocumuli tirrenici), in rapida dissoluzione diurna. Nulla di eclatante, l’alta pressione invernale non può applicare una assoluta stabilità che contempli soleggiamento non stop. Anzi, talora ciò non avviene nemmeno in estate inoltrata quando i valori di gpt risultano bassi.

Nelle prossime ore, un giunonico anticiclone delle Azzorre si inerpicherà agilmente lungo i meridiani, adoperando un asse SW/NE e usufruendo di un parziale contributo subtropicale.

La predisposizione altopressoria che plasmerà una erezione azzorriana fin verso la penisola scandinava ( NAO-) agevolerà l’apertura di un vastissimo corridoio retrogrado.

Come sovente riscontriamo in occasione di scambi meridiani, la propulsione dell’anticiclone delle Azzorre a latitudini settentrionali stimolerà un vastissimo lago gelido d’estrazione siberiana a propagarsi celermente verso le nostre regioni centro/meridionale.

L’entità dell’irruzione continentale è strettamente calibrata dalla tipologia di elevazione azzorriana.

Nel caso specifico, durante il primo pomeriggio di sabato 23, sulla Sicilia settentrionale planerebbe una fredda -7 a 850 hpa, preceduta da una probabile -32/ -33 a 500 hpa in entrata entro le 20.

Un meccanismo gelido a 850 hpa e a 500 hpa entrerà in contatto con aria temperata ai bassi strati, incentivando un’organizzazione sinottica da pieno inverno ( gpt 540 dam).

Il fitto gradiente orizzontale derivante dal ragguardevole gap barico in essere fra la Mittle Europa e la Grecia sarà all’origine di una micidiale burrasca di levante sullo Ionio greco, che devierà a Grecale a circa 400 km dalle coste Catanesi, Siracusane e Ragusane. Si verrà ad installazione una configurazione invernale da manuale, pur mancando una esplosione ciclogenetica.

Con questo quadro barico marcatamente invernale, le condizioni meteorologiche volgeranno ad una variabilità negativa di chiara matrice invernale. Il cielo spazierà dall’ irregolarmente nuvoloso a parzialmente coperto, accompagnato da precipitazioni sparse e cicliche, che sporadicamente potranno assumere carattere nevoso fra i 400 e i 500 metri.

Qualche rovescio di graupel ( neve pallottolare da non confondere con la neve originale) potrebbe ( POTREBBE) imbiancare fiabescamente i sobborghi collinari e alcune vie del centro urbano. Sulla realizzazione di questa tipologia di precipitazioni incideranno principalmente il gradiente verticale ( ottimo), il cape index ( discreto), lo strato umido stagnante ai bassi strati e un ottimo dew point ( -4).

Tutti parametri che andranno scandagliati attentamente, proclivi alla riuscita di un evento di eccellente qualità, qualora tutti i tasselli si incastrassero alla perfezione, concorrendo alla realizzazione di una parentesi invernale di buona qualità, benché assolutamente non sensazionale.

Anche domenica, la relativa bassa pressione ionica indirizzerà qualche addensamento cumuliforme a carattere irregolare, con precipitazioni di debole e/o moderata intensità, che difformemente bagneranno il territorio fino al tardo pomeriggio, senza alcun episodio drastico da tenere d’occhio per la vulnerabilità geologica.

I venti saranno davvero burrascosi soltanto al largo dello Ionio, con terrificanti raffiche da uragano (60-70 nodi) che provocheranno una pericolosissima mareggiata di forte intensità. L’ampio fetch genererà imponenti onde localmente superiori ai 6 metri dal Catanese in giù, con il concreto rischio di inghiottire lunghissimi tratti litoranei. Attenzione alla cattiveria dei marosi ed evitare di parcheggiare in prossimità di lungo mare. Diverso il discorso per il messinese ionico, esente da emergenze procellose. Tuttavia, il forte levante attivo sullo Ionio greco potrebbe fomentare un’accentuazione del moto ondoso, con vivaci onde di mare morto ( mare mandato), che potrebbero dare non poco filo da torcere ai litorali.

Anche qui prestare attenzione da sabato pomeriggio e prudentemente non sostare in prossimità dei litorali. Anche il Tirreno sarà molto mosso e localmente agitato al largo, con sostenuti refoli da NE prossimi ai 75 km/h sotto costa che renderanno complicati i collegamenti con le isole. Quasi calmo o moderatamente increspato lo Stretto di Messina.

La temperatura subirà un drasticissimo tracollo rispetto ai temperati valori odierni. Sabato sarà molto difficile valicare la soglia dei 7-8° in pieno giorno, mentre in notturna la minima discenderà agevolmente a ridosso dei 2°, con una percezione corporea nettamente inferiore allo 0 termico al livello del mare ( netto wind chill). Il tasso dell’Ur farà segnare valori medio bassi compresi fra il 20 e il 50%.

Questa algida stilettata artica epilogherà un inverno meteorologico complessivamente encomiabile per l’ottima piovosità, ma tutto sommato inappagante per gli inesistenti apporti nevosi al di sotto dei 700 metri. Una occasionissima la abbiamo avuta a inizio anno, ma la tramontana ha sventato tutto. In ogni evento occorre una massiccia dose di fortuna e coesione di molteplici fattori, tenendo nella dovuta considerazione le nette differenze microclimatiche.

Non si può pretendere che nevichi omogeneamente su tutto il territorio messinese. L’orografia gioca un ruolo determinate. Batteremo i denti per 2 giorni e da lunedì torneremo in routine anticiclonica. Ma l’inverno può riservare nuove sorpresine gelide. El Nino scombussolerà tutto nei prossimi mesi. Un grazie di cuore e buon gelo.

Alessio Campobello