Il Movimento delle bugie. Di Pericle

Redazione

Il Movimento delle bugie. Di Pericle

martedì 01 Gennaio 2019 - 00:02

Avevano promesso la soppressione dell’Ilva, della Tap e del terzo valico. Si erano stracciate le vesti per la Tav. Firmeranno per l’autonomia del Veneto, Lombardia e Emilia Romagna. Il Sud diverrà più povero e sottomesso, in compenso hanno ottenuto un reddito senza creare opportunità di lavoro

L’avvento al potere della Casaleggio che attraverso la piattaforma Rosseau gestisce un pseudo movimento politico (i cosiddetti 5Stelle) dovrebbe insinuare perplessità, sollevare dubbi e suscitare riflessioni. Si dirà che i pentastellati sono: 1) il risultato di governi incapaci e inconcludenti che hanno affossato il Paese e distrutto la classe media, 2) la risposta alle ingiustizie e alla corruzione, 3) i difensori degli ultimi. Chi lo ha pensato è costretto a ricredersi, chi lo ha creduto è stato disilluso. Il M5S è la massima raffigurazione dell’inganno, la quintessenza della bugia.

Non può, chi è scevro da pregiudizi, non vedere ” la falsa narrazione di questa nuova casta che si pretendeva anticasta”. Sono stati definiti “leninisti d’accatto” in quanto privi di un sostrato valoriale e culturale. Hanno fondato la loro ascesa senza il pathos dei marxisti o gli ideali gramsciani, ma adoperando una violenta strategia digitale basata su fake news, troll e shit storm cioè “bugie”e usando dati privati a scopi elettorali. La ricerca dell’untore ad ogni costo e la messa alla gogna mediatica di vicende umane prive di profili giuridici sono state le armi con cui hanno turlupinato il “cosiddetto popolo”. Le bugie hanno le gambe corte mentre il livore e l’odio sociale fomentati presto si ritorceranno contro e squarceranno la tela dell’inganno. Per vent’anni si è detto e scritto di partito-azienda (leggi Berlusconi). Non è la Casaleggio  un partito-azienda (peraltro avvolto nella nebbia dell’enigma) in chiaro conflitto d’interessi?

Quale trasparenza offre la piattaforma Rousseau ( Bibbia e Corano) nella valutazione di curriculum taroccati di dilettanti allo sbaraglio scelti per rappresentare l’amato popolo? La risposta è nelle “elucubrazioni paranoiche” dello stesso Davide Casaleggio: “Oggi, grazie alla rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile”. È una fatwa! Il teorico di questo falso movimento politico (la politica è visione e programmazione non odio e rancore) preconizza la fine della democrazia parlamentare. Questa è stata sepolta senza funerale alcuni giorni fa impedendo la verifica e votazione della legge di bilancio.

Di ciò i partiti debbono fare ammenda in quanto hanno permesso una legge elettorale che impedisce ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti; questi sono scelti dai capi-partito non dagli elettori e pertanto risultano servi schiocchi di chi garantisce loro uno scranno parlamentare e uno stipendio di platino senza lavorare (i 5Stelle, per odio, rancore e complessi di inferiorità sociale hanno tolto i soldi, invece, a quanti hanno lavorato con dignità e onore!). L’odio sociale insito nel DNA dei grillini è palese: chi li ha votati ne è consapevole e si alimenta. Ma gli stessi dovrebbero porsi delle domande e riflettere su menzogne oggi chiare: Ilva, Tap, terzo valico -cavalli di battaglia della campagna elettorale- non sono state disattese?

Pensano forse i sostenitori dei 5Stelle che la Tav non verrà realizzata?

Vi è la convinzione che il reddito di cittadinanza e il decreto dignità sconfiggeranno la povertà e creerà lavoro. Dovrebbero, gli stessi, comprendere che il lavoro non si crea con i decreti e con le menzogne, ma con un progetto di investimenti e di produttività.

Invece pur di imbrogliare e mantenere il consenso si attua un assistenzialismo privo di futuro e di presente. Presto i nodi verranno al pettine e le clausole di salvaguardia (aumento dell’Iva) distruggeranno la precaria economia del Paese. Mi chiedo cosa faranno questi “statisti”: toglieranno le abitazioni ai proprietari di case o vorranno che questi paghino un affitto per garantire il reddito di cittadinanza ai loro elettori?

Oppure i cittadini che lavorano dovranno pagare i debiti della famiglia Di Maio e Di Battista? L’interrogativo non è ironico può diventare reale!

Gli elettori del Sud dovrebbero riflettere su un altro aspetto: l’autonomia che la Lega di Salvini chiede per Veneto, Lombardia e Emilia Romagna acuirà ancor di più la povertà delle Regioni meridionali? La Casaleggio cosa pensa? Sono domande importanti che chi crede nella piattaforma Rousseau deve farsi. La speranza è che odio, rancore e ignoranza non offuschino la ragione.01