Rotatoria Cairoli: in campo il Consiglio della IV Circoscrizione

Redazione

Rotatoria Cairoli: in campo il Consiglio della IV Circoscrizione

mercoledì 14 Novembre 2018 - 07:01

Una delibera votata all’unanimità dei presenti, con la quale il Consiglio della IV Circoscrizione impegna la presidenza del Consiglio comunale a compiere tutti gli atti necessari per impedire che venga perso il finanziamento di 600mila euro, per la viabilità di piazza Cairoli e delle vie limitrofe.

Il progetto giace in un cassetto e per questo motivo Palazzo Zanca non può dare esecuzione ai lavori, deliberati dalla giunta municipale a maggio del 2014, che prevedono la realizzazione di una rotatoria all’incrocio fra le vie Garibaldi e Tommaso Cannizzaro. Un progetto che potrebbe dare un impulso decisivo alla viabilità della zona ed avere delle inevitabili ripercussioni per il commercio del centro cittadino.

Da quando s’è insediata la nuova amministrazione, pare che il progetto sia stato volutamente abbandonato in un cassetto nonostante il dirigente della Viabilità, l’ing. Pizzino, abbia sollecitato l’amministrazione affinché non si perdano i finanziamenti regionali. I soldi sarebbero disponibili pronto cassa, basta solo avviare le relative comunicazioni alla Regione per avere la disponibilità dei soldi e indire la gara d’appalto.

Il Consiglio della IV Circoscrzione ha deciso, su impulso del presidente Alberto De Luca, di prendere di petto la situazione e con l’atto deliberativo ha passato la patata bollente nelle mani dell’Ufficio di presidenza del Consiglio comunale che dovrà dare seguito alla richiesta. A quanto pare, alla base dei ritardi, pare vi siano le resistenze di qualche commerciante della zona (uno in particolare), che non vorrebbe la rotatoria perché penalizzante per il suo locale di prossima apertura.

La mossa del Consiglio della IV Circoscrizione creerà qualche imbarazzo a qualche componente dell’Ufficio di presidenza che avrebbe manifestato, in camera caritatis, la sua contrarierà rispetto al progetto della rotatoria.

Ma la città non può permettersi il lusso di perdere il finanziamento che rappresenta anche una boccata d’ossigeno per il settore edile.