Messina-Acireale a porte chiuse. La commissione di vigilanza nega agibilità

Redazione

Messina-Acireale a porte chiuse. La commissione di vigilanza nega agibilità

venerdì 12 Ottobre 2018 - 17:08

Il Questore di Messina ha disposto che la gara di campionato fra il Messina e l’Acireale, in programma domenica prossima, sarà disputata a porte chiuse.

La Commissione di vigilanza non ha rilasciato non ha rilasciato l’agibilità dell’impianto sportivo di contrada San Filippo. A quanto pare, la Commissione non ha rilevato le certificazioni dell’antincendio che avrebbero dovuto essere prodotto dal Comune di Messina.

Sui Social è scoppiata la rabbia dei tifosi del Messina i quali hanno inondato di messaggi il sindaco Cateno De Luca, il quale ha risposto che la colpa è di quelli che c’erano prima. Il primo cittadino ha anche chiesto un anno di tempo per trasformare l’attuale struttura in un gingillo.

La nota della società

Ancora una volta saremo costretti a giocare senza l’affetto ed il supporto del nostro pubblico. Siamo amareggiati, delusi e sconfortati e, in questa sede, non vogliamo entrare nel merito di chi ha la responsabilità di quanto accaduto. È certo, però, che l’Acr Messina non ha nessuna responsabilità, che nessuno si permetta neanche minimamente di addossarne alla società. L’Acr Messina è vittima. 

In meno di due mesi è la seconda volta che siamo costretti a subire un grave danno d’immagine per la società, per i tifosi e per l’intera città, soprattutto quando ritorna alla mente che sino a poche settimane fa lo stadio Franco Scoglio ha ospitato oltre 40.000 spettatori per grandi eventi. 

«Chi ha partecipato alle riunioni della Commissione provinciale di Vigilanza di ieri e di questa mattina conosce bene la verità  – afferma il presidente Pietro Sciotto –. La società non solo ha prodotto la convenzione di utilizzo dello stadio con allegata la prevista e regolare polizza assicurativa sottoscritta con primaria compagnia, ma ha atteso invano che si potesse sbloccare positivamente la vicenda. Noi – continua Sciotto – Ci appelliamo al Sindaco ed a tutte le Istituzioni affinché si trovi una soluzione in extremis come segno d’amore verso la città perché la squadra  ha bisogno del sostegno dei suoi tifosi in questo particolare momento. Confidiamo, quindi, che si possa consentire l’apertura dello stadio agli spettatori perché a perdere è la città, la squadra e i tifosi. Sono molto amareggiato e per quanto accaduto dovrei lasciare, vorrei dimettermi perché questo calcio non mi appartiene. Ma oggi resto al comando solo per rispetto dei nostri tifosi».