I sindacati compatti contro De Luca: "Non accettiamo lezioni di legalità"

Redazione

I sindacati compatti contro De Luca: "Non accettiamo lezioni di legalità"

venerdì 28 Settembre 2018 - 10:19

Levata di scudi dei sindacalisti della “Triplice” contro il sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Ivan Tripodi (Uil)
“Dovere ricevere sedicenti lezioni di legalità dal sindaco De Luca, il quale se non ricordiamo male è attualmente sotto processo per varie questioni, equivale, metaforicamente, a curarsi il diabete in pasticceria” ha così esordito il segretario generale UIL Messina Ivan Tripodi.
“Le ultime stucchevoli esternazioni del sindaco di Messina evidenziano incontrovertibilmente un nervosismo ed isterismo smisurato che sono tipici di coloro i quali non sono abituati al contraddittorio e non accettano il normale confronto civile e democratico. Registrare i quotidiani attacchi smisurati e ingiustificati contro tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori comunali e contro tutti i dipendenti delle società partecipate è assolutamente inaccettabile; per essere chiari fino in fondo ribadiamo che le roboanti minacce di De Luca, e di questo se ne faccia una ragione, non ci spaventano assolutamente” ha continuato Tripodi.
“Non ci stancheremo di ribadire a ogni piè sospinto che difenderemo con tutte le nostre forze il lavoro e i lavoratori e non permetteremo che il sindaco De Luca compia la macelleria sociale che ha pubblicamente annunciato. In tal senso, all’isterico sindaco desideriamo ancora una volta ricordare che Messina non è Fiumedinisi, né Santa Teresa Riva, vale a dire cittadine con dinamiche e problematiche assolutamente imparagonabili con la città di Messina. Il confronto e il dissenso sono parte integrante della storia democratica cittadina e certamente non potranno essere messi in discussione o cancellati da un sindaco che evidentemente mal sopporta la dialettica e le opinioni diverse” ha affermato il segretario UIL Messina.
“Pertanto, nel solidarizzare con tuti i dipendenti comunali e con i lavoratori di Atm, Amam e MessinaServizi, invitiamo il sindaco a non sparare nel mucchio: faccia i nomi e cognomi dei sedicenti responsabili dello sfascio cittadino!! Qualora decidesse di farlo noterebbe come la UIL è un’organizzazione libera e senza scheletri negli armadi. Questa libertà ci porta a ribadire che De Luca farebbe bene a uscire dai social e a confrontarsi con il Sindacato e il mondo del lavoro sul merito delle tante emergenze del territorio” ha concluso il segretario generale UIL Messina Ivan Tripodi.
Giovanni Mastroeni (Cgil)

Avendo già espresso il giudizio fortemente negativo sull’operato dell’attuale Amministrazione della città di Messina ora avverto un particolare fastidio per le dichiarazioni del sindaco che inseriscono nella dialettica politica e sociale messinese uno stile di bassissimo profilo che offende l’intelligenza dei cittadini”, dichiara il segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni sulle esternazioni odierne via social del sindaco.

La Cgil e il sindacato tutto, sui 92 posti di lavoro persi per scelte dell’Amministrazione comunale e sulle preannunciate dallo stesso sindaco chiusure e ridimensionamenti delle aziende partecipate Atm, Amam, MessinaServizi con il relativo taglio di personale e di altri servizi quali mensa, pulizie oltre che sull’attacco continuo ai dipendenti comunali, metterà in campo una dura azione di mobilitazione senza precedenti per difendere tutti i posti di lavoro e per contrastare una macelleria sociale.

La Cgil respinge con forza il clima creato dal sindaco contro i lavoratori (definiti tutti fannulloni e assunti illegalmente) e respinge le gravissime e farneticanti accuse mosse al sindacato. La Cgil ha la propria storia conosciuta da tutti, come il sindaco De Luca ha la propria storia conosciuta da tutti.

“Messina – sottolinea Mastroeni – sta attraversando da lungo tempo una fase di profonda crisi economica e sociale che può essere superata solo attraverso un clima e un confronto fra i vari soggetti istituzionali politici sociali e professionali totalmente diverso da quello costruito dall’attuale sindaco che porterà solo ad un abbassamento della qualità del dibattito e a una forte accentuazione della crisi della comunità messinese”.

Il sindacato si augura vivamente, per il bene della città, che si chiuda immediatamente quest’assurda fase fatta solo di annunci, odio sociale e divisioni e si apra a partire dall’appuntamento dell’1 ottobre a Palazzo Zanca, pur nell’anomalia della composizione della platea convocata, un vero percorso di confronto complessivo che guardi al futuro e metta assieme tutte le idee, le progettualità che possono con le gradualità necessarie costruire azioni di sviluppo e di lavoro per Messina.

Tonino Genovese (Cisl)

«Il sindaco De Luca si è lasciato scappare una dichiarazione fortemente allusiva e gratuita». Risponde a muso duro il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, a quanto pubblicato nella mattinata di oggi dal sindaco sul proprio profilo facebook riferendosi alle Organizzazioni sindacali.

«Sorprende che il sindaco pensi che il sindacato possa viaggiare sul crinale dell’illegalità. Le parole si devono pesare e non può continuare a sparare nel mucchio. Lo invitiamo ad andare oggi stesso in Procura con nomi e cognomi, fatti ed episodi circostanziati, a denunciare tutto, perché come Cisl siamo stanchi di assistere ad una generalizzazione continua».

Quindi Genovese ricorda a De Luca come la richiesta di incontro dei sindacati confederali è rimasta inevasa. «Dal 29 giugno chiediamo un confronto di merito sulla gestione del Comune e delle aziende partecipate. Un confronto al quale lui si è sottratto non una, ma quattro volte, con continui rinvii e, ad oggi, una convocazione al 1. ottobre con una pluralità di soggetti che nulla hanno da condividere con il sindacato confederale e le istanze del mondo del lavoro».