Caro De Luca se hai le "palle" adesso dimettiti

Redazione

Caro De Luca se hai le "palle" adesso dimettiti

martedì 04 Settembre 2018 - 18:00

Fino ad oggi tanto fumo e niente arrosto. Blitz, denunce, annunci e qualche piccolo problema risolto, per il resto il nulla. Ma è questo ciò che piace alla gente. I primi due mesi di De Luca non sono stati dissimili da quelli di Accorinti.

Fermo restando i distinguo fra i due amministratori: le differenze sono abissali. De Luca il sindaco lo sa fare, quando si tratta di piccoli Comuni. A Messina solo il tempo dirà se sarà stato un bravo sindaco. Insomma, lo deve ancora dimostrare.

Oggi in Consiglio comunale si vota la tanto discussa delibera per la costituzione dell’Agenzia per il Risanamento. La spada di Damocle delle dimissioni avrà certamente portato buoni consigli ai consiglieri comunali (scusate il gioco di parole). La prospettiva di andare nuovamente alle urne ha terrorizzato la maggior parte dei consiglieri, ormai decisi a votare la delibera. E accontentare Cateno De Luca, il quale aveva annunciato a mezzo Fb un autentico “catemoto”.

Il sindaco però deve dimostrare di avere le “palle” e subito dopo l’approvazione della delibera depositare le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino. Dimostrando, almeno in questa occasione, di essere coerente con se stesso. Al contrario di come sta amministrando.

Già perché con i suoi atti ha dimostrato che quelle propalate in campagna elettorale sono state solo promesse. A partire dalla riduzione dei costi cui sono seguite sconsiderate nomine nei consigli di amministrazione e da ultimo la ricerca di un dirigente a tempo determinato, quando aveva detto che il suo obiettivo avrebbe dovuto essere quello di ridurli.

Il sindaco è stato comunque bravo a camuffare la sua azione di governo proponendo temi di grande portata, come la sicurezza delle scuole o il tanto discusso Risanamento della città.

De Luca sta dimostrando di essere un grande interprete della politica, per essere un buon amministratore aspettiamo qualche mese, ma la partenza non è stata delle migliori. Per essere un bravo amministratore devi essere un buon politico (non un interprete), capace di mediare con il Consiglio comunale. Cosa che non gli è riuscita perché la sua indole lo porta a invadere altri campi.

La frattura con il Civico consesso è figlia della mancanza di dialogo e di mediazione. Oggi, De Luca, nel giorno in cui si vota la delibera sull’Agenzia del Risanamento, se ne esce con una proposta di delibera che detta i tempi al Consiglio comunale per l’approvazione degli atti. Un’invasione di campo che dimostra come De Luca più che fare il sindaco voglia fare i Califfo di Messina.

Per concludere, abbiamo rispolverato dai nostri archivi l’immagine di De Luca con la capretta a piazza Cairoli. Ancora oggi stentiamo a decodificare quel gesto, ma un sospetto lo abbiamo sul significato di quella capra…

Davide Gambale