Non si è fatta attendere la risposta della Cub con il coordinatore provinciale, Vincenzo Bertuccelli, che fa un appello agli organi competenti in vista della possibile privatizzazione della neonata Messinaservizi bene comune.
“Le preoccupazioni manifestate dalla Cub provinciale di Messina sull’intenzione del sindaco De Luca di privatizzare Messinaservizi bene comune sono state confermate il 29 giugno scorso dall’approvazione della delibera di giunta con la quale vengono date precise direttive per la messa in liquidazione di Messinaservizi in vista della sua privatizzazione. Questo significa mettere sul mercato una società pubblica senza debiti con un contratto di servizio da quasi 300 milioni di euro,  offrendo il ghiotto affare su di un piatto d’argento ai potentati economici del settore rifiuti, e mettendo a rischio posti di lavoro e trasparenza nella gestione di un settore così delicato.
La privatizzazione della gestione rifiuti sarebbe una jattura per Messina, la Cub provinciale lo ribadisce con forza, così come evidenzia con forza che l’avere posto il tema della privatizzazione di Messinaservizi con una delibera di giunta alla vigilia dell’adunanza dei creditori di Messinambiente del 2 luglio, significa dare un chiaro segnale a creditori e Tribunale sulle cambiate intenzioni di Palazzo Zanca, alterando il normale percorso della procedura concorsuale con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare per Messinambiente, per Messinaservizi e per lo stesso Comune.
La scrivente ritiene, pertanto, che sarebbe opportuno che gli organi preposti, compresa la magistratura, pongano particolare attenzione a quanto sta accadendo e da parte nostra ci impegniamo ad essere vigili affinché non vadano in porto soluzioni che a nostro avviso penalizzano la città ed i lavoratori”.