EleMe. La mossa del cavallo di Genovese: pronto accordo con Navarra

Redazione

EleMe. La mossa del cavallo di Genovese: pronto accordo con Navarra

venerdì 15 Giugno 2018 - 10:51

La “mossa del cavallo” porterebbe la firma di Francantonio Genovese. L’unico vero stratega della politica messinese, che è sceso pesantemente in campo, in vista del ballottaggio del 24 giugno, a sostegno del candidato Dino Bramanti. L’accordo, dicono i rumors, l’avrebbe raggiunto l’ex parlamentare con l’ex rettore, Pietro Navarra.

Il centro-destra si apparenterebbe con il centro-sinistra per mettere all’angolo Cateno De Luca. La notizia circola in ambienti universitari dove con grande stupore si commenta la notizia. Genovese, nei giorni scorsi, mentre De Luca apriva a tutte le forze proponendo i possibili scenari, avrebbe sentito Navarra con il quale sarebbe stata raggiunta l’intesa per tentare di spingere Bramanti al successo finale. Il 24 giugno i cittadini saranno chiamati alle urne per scegliere il futuro sindaco di Messina.

L’accordo sarebbe stato raggiunto anche se ci sarebbero da smussare alcuni angoli, dal momento che alcuni militanti del Pd non sarebbero d’accordo con la “pazza idea” di fare un’ammucchiata per sostenere Bramanti. C’è soprattutto la componente che fa riferimento a Felice Calabrò e quindi agli ex amici di Genovese, la quale si sarebbe detta contraria all’accordo. Pietro Navarra, dal canto suo, avrebbe detto di sì all’apparentamento senza però consultare la base del partito.

Ciò starebbe generando un po’ di fibrillazione all’interno della coalizione di centro-sinitra, anche in considerazione del fatto che in caso di apparentamento le tre liste che hanno sostenuto Antonio Saitta dovrebbero rinunciare a qualche posto in consiglio comunale. In caso di accordo fra centro-destra e centro-sinistra, e di successo di Bramanti, l’unica lista che rimarrà all’opposizione, ovvero il M5S, si vedrebbe assegnare ben 11 consiglieri comunali. Tuttavia, nel progetto di governo vi sarebbe l’ipotesi che Picciolo eviti l’apparentamento per far sì che rimanendo all’opposizione possa portare a casa altri 2 consiglieri comunali. Ma Sicilia Futura farebbe comunque parte dell’accordo di governo della città.

Se le indiscrezioni venissero confermate, Cateno De Luca dovrà scontrasi contro un blocco monolitico che avrebbe deciso di respingere il candidato che è stato sindaco di Fiumedinisi e Santa Teresa di Riva. Rimane, comunque, sempre l’incognita su come risponderà l’elettorale messinese, soprattutto quello di centro.sinistra, rispetto a quella che si profila essere un’autentica ammucchiata politica.