Inchiesta su Montante, avviso di garanzia anche per Crocetta

Nel calderone dell’inchiesta che vede coinvolto l’ex numero uno di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, finisce anche l’ex governatore Rosario Crocetta. E’  indagato dalla procura di Caltanissetta per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al finanziamento illecito. Gli investigatori della squadra mobile nissena gli hanno notificato un avviso di garanzia.
Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Gabriele Paci, dei sostituti procuratori Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, Montante avrebbe pilotato le scelte del governo Crocetta. Significative alcune sue frasi intercettate dalla Mobile, durante un dialogo in auto con Lo Bello e Brandara. “A Crocetta non gli abbiamo mai fatto sbagliare una mossa”. E ancora: “Con le attività produttive si può fare la terza guerra mondiale”. E precisava: “Possiamo”. “L’associazione a delinquere” si sarebbe fondata su un patto di scambio. Crocetta avrebbe nominato le fedelissime di Montante, prontissime a fare avere una pioggia di finanziamenti al presidente di Sicindustria. Montante avrebbe ricambiato finanziando la campagna elettorale 2012 del Megafono con 200 mila euro, e poi “impedendo – recita l’atto d’accusa della procura – che venisse reso pubblico da parte di giornalisti un video dal contenuto scabroso attinente la vita privata di Crocetta”. Indagati per il reato di associazione a delinquere anche quattro imprenditori, che per l’intercessione di Montante avrebbero beneficiato di lavori nel settore dei rifiuti, delle pulizie e allo stabilimento dell’Eni. Sono Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù, Totò Navarra e Carmelo Turco. Un altro indagato è il dirigente regionale Alessandro Ferrara.

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