"La ricerca per Giulio”: il 10 e l'11 società scientifiche parleranno del caso Regeni

Paolo Mustica

"La ricerca per Giulio”: il 10 e l'11 società scientifiche parleranno del caso Regeni

sabato 05 Maggio 2018 - 11:10

Tanto si è scritto sul caso Regeni, non c’è dubbio. Da articoli di mera cronaca a veri e propri editoriali, senza considerare poi piccoli saggi e brevi docufilm. Una grande mole di materiale, la stragrande maggioranza del quale concentrato sulla triste fine del ricercatore universitario, nonché sulla turbolenta vicenda politico-giudiziaria che ne è seguita e che è tutt’ora in corso. Ma se per un attimo ci mettessimo ad osservare tale avvenimento dall’esterno, così come avrebbe fatto un ricercatore del calibro di Giulio? E allora sarebbe interessante focalizzarci su fattori quali il contesto politico-culturale in cui è maturato l’omicidio, nonché la copertura mediatica nazionale e internazionale che ne è seguita. Ed è questo il fine dell’iniziativa “La ricerca per Giulio Regeni”, dove per la prima volta le più grandi società di studio italiane e inglesi sui Paesi arabi prenderanno insieme la parola sul caso Regeni con un taglio decisamente più scientifico.

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A promuovere l’iniziativa le Università di Messina e Catania, le quali ospiteranno nelle proprie sedi rispettivamente il 10 e l’11 maggio la Società per gli Studi sul Medio Oriente (SeSaMO), la British Society for Middle Eastern Studies (BRISMES), l’Associazione per gli Studi Africani in Italia (ASAI) e il Centro per gli Studi sul Mondo Islamico Contemporaneo e l’Africa (CoSMICA), con il patrocinio dell’European network for Middle Eastern Studies (EURAMES).

La giornata di studio di giovedì 10 maggio si terrà presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina a partire dalle 15. Interverranno Alam Saleh, un professore di Giulio Regeni negli anni di studio pre-dottorali, Gilbert Achcar della School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra, il giornalista e scrittore Guido Rampoldi e Mariavita Cambria (Unime).


La giornata di studio di venerdì 11 maggio si terrà presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania a partire dalle 9; mentre nel pomeriggio, dalle 15,00, proseguiranno presso il Dipartimento di Scienze umanistiche del capoluogo etneo.
Il Dipartimento di Scienze politiche e sociali ospiterà le lecture di Paul Starkey, vice-presidente BRISMES e tra i decani mondiali degli studi sulla letteratura araba moderna, Elisabetta Brighi (University of Westminster) e Alessia Melcangi, studiosa della comunità copta in Egitto. A seguire Gennaro Gervasio discuterà con due giovani studiosi (Francesco De Lellis e Gianni del Panta) del ruolo del movimento operaio egiziano e del sindacalismo indipendente.
Ad aprire i lavori pomeridiani sarà Mario Bolognari (Università di Messina) con la propria relazione sulle difficoltà e l’importanza della ricerca sul campo in situazioni di conflitto e instabilità aprirà i lavori pomeridiani. Il focus delle relazioni di Maria Elena Paniconi (Università di Macerata) e Teresa Pepe (Università di Oslo), nonché della sezione In-dialogue, sarà la situazione culturale e la produzione letteraria e artistica in Egitto.
Nella tavola rotonda conclusiva si discuterà, con i rappresentanti delle società di studio promotrici dell’iniziativa, delle sfide e delle potenzialità del fare ricerca in Medio Oriente.