Atm: il dramma dei lavoratori, ma Accorinti e Cacciola fanno campagna elettorale

Redazione

Atm: il dramma dei lavoratori, ma Accorinti e Cacciola fanno campagna elettorale

sabato 21 Aprile 2018 - 09:34

Lavoratori senza stipendio. Non importa quali siano le cause. Se la colpa è della burocrazia lo vedremo, fatto sta che all’Atm s’è tornati al punto di cinque anni addietro. E dire che l’amministrazione Accorinti dell’Azienda di trasporti ne aveva fatto un modello di buona amministrazione tant’è che una delle liste a supporto del sindaco uscente riporta un bus nel simbolo.
E mentre la campagna elettorale si appresta ad entrare nel vivo ci sono famiglie che rivivono il dramma di come devono arrivare a fine mese. Non solo chiusi i rubinetti degli stipendi, ma anche quelli delle finanziarie.
L’Atm è tornata ad essere una “bad company”, per buona pace di chi ha sventolato ai quattro venti i progressi fatti dall’azienda dei trasporti che s’è dotata di un numero impressionante di bus (forse troppi), e che oggi non riesce a garantire i salari. Dell’argomento forse se ne parla poco, ma dobrebbe essere al centro della campagna elettorale, dal momento che vi sono famiglie sul lastrico. Lavoratori che non sanno come andare avanti perché rimasti senza soldi per campare le rispettive famiglie.
E’ davvero umiliante per una città come Messina, dove non s’è registrata una sola parola da parte di Renato Accorinti, il quale pensa a come riconquistare la poltrona di primo cittadino. In silenzio anche l’assessore Gaetano Cacciola, fautore della lista “Percorso comune” che ritrae un bus nel simbolo e che s’era illuso poter conquistare una valanga di voti proprio all’interno dell’azienda risanata.