Settimana Santa: ieri il rito della lavanda dei piedi, oggi la processione delle Barette

Redazione

Settimana Santa: ieri il rito della lavanda dei piedi, oggi la processione delle Barette

venerdì 30 Marzo 2018 - 06:30

Tutto pronto per la Settimana Santa dalla Confraternita SS Crocifisso, in collaborazione con il Comune di Messina, l’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela e l’Arciconfraternita degli Azzurri e della Pace dei Bianchi.
Gli appuntamenti sono iniziati ieri sera con la celebrazione eucaristica “In Coena domini”, officiata da mons. Giuseppe La Speme, delegato arcivescovile per la Basilica Cattedrale e assistente della Confraternita SS Crocifisso ed il rito della “lavanda dei piedi” a dodici confrati, animato dai canti della “La Corale delle Vittorie”. A seguire, dalle 22.30 alle 24, si è tenuta l’adorazione eucaristica comunitaria e personale.
Oggi alle 17.15, si terrà un momento di preghiera con i portatori delle Barette; seguito alle 17.30, dall’avvio della suggestiva processione delle Barette, presieduta dall’arcivescovo, mons. Giovanni Accolla, insieme al Capitolo Protometropolitano della Basilica Cattedrale, al Seminario Arcivescovile, ai presbiteri e diaconi, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, delle autorità civili, e delle Confraternite ed aggregazioni laicali cittadine.
Via Crucis: partenza dalla chiesta Oratorio della Pace
Il percorso della via Crucis, con partenza dalla chiesa Oratorio della Pace, si snoderà lungo le vie XXIV Maggio, E. Martinez, corso Cavour, piazza Antonello, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre e piazza Duomo, dove è prevista la sosta per un breve momento di preghiera con l’arcivescovo, per poi proseguire lungo le vie Oratorio, S. Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio e rientro in chiesa, seguito dalla consueta distribuzione dei pani di cena ai portatori.
Processione risalente alla dominazione spagnola
Le origini della processione si fanno risalire al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale in riva allo Stretto. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative della Passione di Cristo. Il corteo si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena.
Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio.
Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto con gli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione.
A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la “sfilata” agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS Crocifisso.