Omicidio Lo Turco, Leonardo Lo Giudice condannato a 30 anni

Redazione

Omicidio Lo Turco, Leonardo Lo Giudice condannato a 30 anni

martedì 27 Marzo 2018 - 17:16

A meno di sei mesi dal tragico omicidio del pensionato Pietro Lo Turco, rinvenuto cadavere la mattina dell’ 1 ottobre 2017 nelle campagne di Mongiuffi Melia, oggi, a seguito di giudizio con rito abbreviato, è stata pronunciata dal G.I.P. del Tribunale di Messina la sentenza a carico di Leonardo Lo Giudice. L’uomo è stato condannato alla pena massima determinata per effetto della scelta del rito abbreviato, 30 anni di reclusione per omicidio aggravato. A suo carico il giudice ha disposto anche l’applicazione delle pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e  dell’interdizione legale per la durata della pena ed inoltre lo ha condannato al risarcimento alle parti civili con una provvisionale di 50mila euro per ciascuna.

La tempestività e la qualità delle indagini, svolte dai Carabinieri in  piena sinergia con la Procura della Repubblica di Messina, ha portato dunque, in tempi brevissimi, alla condanna dell’imputato nel primo grado di giudizio. Questa attività investigativa rappresenta certamente un esempio di efficienza del sistema di contrasto in questa città.

Leonardo Lo Giudice era stato tratto in arresto dai Carabinieri di Taormina il 22 dicembre scorso in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica guidata dal Procuratore Capo Maurizio De Lucia.

Il provvedimento restrittivo aveva recepito gli esiti della complessa attività di indagine, coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica Annalisa  Arena e sviluppata dalla Compagnia Carabinieri di Taormina d’intesa con il Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina a seguito dell’omicidio del pensionato 64enne Pietro Lo Turco, il cui cadavere era stato rinvenuto pressoché decapitato il 1° ottobre precedente nelle campagne di Mongiuffi Melia. La vittima si era  recata in un fondo agricolo per compiervi alcuni lavori, era stata affrontata e uccisa con tre colpi di fucile semiautomatico cal. 12 caricato a pallettoni, esplosi alla testa da distanza ravvicinata.