LeU esisterà ancora? Todaro – SI: “Non è appendice Pd. Si spezza in Articolo Uno e Sinistra Italiana, strade diverse”

Redazione1

LeU esisterà ancora? Todaro – SI: “Non è appendice Pd. Si spezza in Articolo Uno e Sinistra Italiana, strade diverse”

martedì 27 Marzo 2018 - 18:04

Dopo aver intaccato il Centrodestra (con almeno tre candidati a sindaco) e probabilmente il Centrosinistra (con il malumore di Beppe Picciolo e il suo Gruppo Sicilia Futura incassando l’ennesima ferita alle Politiche), l’ondata dei “divorzi in casa” assume toni pungenti anche nel Movimento Liberi e Uguali di Messina (guardando anche al regionale e nazionale) che non si è sbottonato neanche troppo francamente, subito dopo l’Assemblea Provinciale di otto giorni fa. Oggi è proprio uno dei Garanti nazionali di LeU Paolo Todaro, nonché dirigente di Sinistra Italiana, a rivendicare la “singletudine” del suo partito strutturato rispetto all’altra componente di LeU che, non dimentichiamo, si chiama Articolo Uno – Movimento Democratici e Progressisti.

Addirittura, Todaro ci riferisce oggi: “Ognuno parli per sé. Se il gruppo di Articolo Uno intende galoppare accanto al Partito Democratico, adeguandosi alla manovra delle Primarie, parli in quanto Articolo Uno e non LeU che rappresenta più realtà politiche e civiche, nate come continuazione di ‘Cento Passi per la Sicilia’ dopo le Regionali”. Mentre uno degli storici responsabili di Articolo Uno Peppe Grioli, ex candidato delle Regionali con Fava Presidente, ci diceva pochi giorni fa: “Potrebbero esserci colpi di scena o correremo da soli”. La biforcazione implica anche il sostegno a differenti candidati alla poltrona principale di Palazzo Zanca. Articolo Uno – Mdp, al momento, sotto la stella di LeU, incoraggia il nome di Maria Flavia Timbro come valore aggiunto.  

Sinistra Italiana ha già diramato la notizia con cui si schiera in nome di Accorinti con il gruppo Cambiamo Messina dal Basso ma oggi attraverso Todaro rivelerebbe l’eventuale inconsistenza politica di LeU, se tutte le sue parti non si conciliano sul percorso politico da imboccare per le Amministrative del 10 giugno. Da qui, l’esigenza di scindere l’unione che non può proseguire sotto il simbolo LeU che, alla luce di questa sorta di crisi, potrebbe anche sparire o essere abbandonato piuttosto che tramutarsi in partito, visto anche l’insuccesso dei suoi leaders alle consultazioni del 4 marzo. Comunque sia, è una situazione delicata che andrà discussa a livello nazionale in occasione dei vertici nazionali, verso il 14 aprile quello di Sinistra Italina e il 15 aprile quello di LeU.

Todaro vuole mantenere il suo incarico di garante affidatogli dal nazionale, insieme a Gino Savoia di Articolo Uno e Giuseppe Siracusano del partito Possibile che fa capo a Civati. Ma si candiderà al Consiglio comunale con la lista di Cambiamo Messina dal Basso, come sua prima avventura elettorale. Mentre la Segreteria Provinciale Alessandra Minniti preferisce restare dietro le quinte in questa tornata elettorale, dopo aver corso alla Camera dei deputati. Caldeggiando il sindaco uscente Accorinti, il dirigente non può che esporsi contro la sindacatura del Direttore Scientifico dell’Irccs Bonino Pulejo di Messina, prof. Dino Bramanti.

Sinistra Italiana afferma che tale nomina avviene d’Intesa tra il Ministro della salute ed il Presidente della Regione. Tale figura manageriale rientrerebbe tra quelle previste dai casi di ineleggibilità previste dalle normative vigenti.

“È evidente che l’accademico Bramanti coordina e gestisce anche i fondi per la ricerca provenienti dalla Regione – analizza Todaro -; è palese che l’Irccs partecipa insieme alle altre Aziende Sanitarie nella distribuzione dei posti letto attraverso la rete ospedaliera siciliana. Pertanto si chiede l’intervento delle Autorità Competenti, Prefetto e Assessore Enti Locali, per tutelare lo svolgimento delle prossime elezioni amministrative nella più totale serenità senza trascurare, al contempo, una competizione democratica nel pieno rispetto delle regole”.