Pasqua sicura, la Guardia di Finanza di Patti sequestra oltre 10mila prodotti contraffatti

Redazione

Pasqua sicura, la Guardia di Finanza di Patti sequestra oltre 10mila prodotti contraffatti

sabato 24 Marzo 2018 - 11:41

Nell’ambito dell’intensificazione delle attività di controllo economico del territorio disposte in occasione delle ormai prossime festività pasquali, la Tenenza della Guardia di Finanza di Patti ha sequestrato oltre 10mila prodotti (tra giocattoli, peluches e materiale elettrico vario) privi delle indicazioni minime di sicurezza, riportanti una marcatura “CE” non conforme alla disciplina comunitaria che regola lo specifico settore, nonché contraffatti perché riproducenti loghi e segni distintivi soggetti a copyright.
Le operazioni di servizio hanno riguardato l’attività commerciale gestita da un soggetto di origine cinese, ove è stato possibile accertare la presenza di un’ingente quantità di merce, ordinatamente riposta ed esposta sugli scaffali, pronta per essere venduta ai consumatori.
I finanzieri della Tenenza di Patti hanno quindi provveduto ad analizzare la conformità di ciascun prodotto alla specifica normativa nazionale e comunitaria. I riscontri hanno fatto emergere una pressoché diffusa non conformità agli standard di sicurezza imposti dalla legge e la presenza di giocattoli riproducenti marchi contraffatti. Addirittura, per una definita linea di “bambole” per adolescenti, i finanzieri hanno appurato l’apposizione della scritta “DISNFY”, in luogo di quella originale “DISNEY”, di per sé idonea ad ingenerare confusione nell’ignaro acquirente.
A conclusione dell’intervento, il titolare dell’impresa è stato denunciato alla competente Autorità giudiziaria per i reati di frode in commercio, contraffazione e ricettazione ed è stato, inoltre, segnalato alla Camera di Commercio di Messina per la conseguente irrogazione di una sanzione che va da un minimo di mille 500 ad un massimo di 10mila euro.
In totale, i finanzieri della Tenenza di Patti hanno sequestrato 10.400 prodotti che, se venduti, avrebbero illecitamente fruttato oltre 60mila euro.