In attesa dell’inizio dei lavori, finalmente assegnati alla “Coedmar”, si continua a navigare a vista nel porto di Tremestieri, “teatro” di continui e costosi insabbiamenti. Un approdo “mangiasoldi” figlio di una progettualità che non ha tenuto conto della particolarità del territorio, a ridosso della foce di un torrente che riversa detriti e sedimenti.
Così ad ogni ondata di maltempo, la funzionalità delle invasature viene messa a dura prova, costringendo i comandanti delle navi traghetto a prestare particolare attenzione in entrata ed in uscita dal porto di Tremestieri.
Nella foto scattata questa mattina, il traghetto “Stretto di Messina” costretto ad entrare centralmente per poi spostarsi sulla destra per evitare la sabbia depositata nel fondale. Ci chiediamo se non ci siano gli estremi per un nuovo intervento della draga e quindi per una nuova possibile chiusura del porto.
L’ultima parola spetterà alla Capitaneria di porto, nostro dovere di cronisti è documentare e denunciare, tenendo presente che la prudenza, in questi casi, non è mai troppa.
Tonino Demana