Una condanna a otto mesi (pena sospesa) e 50 assoluzioni. Si è chiusa con questa sentenza il processo per i contributi post-alluvione del 2009. Il processo è nei confronti di residenti nei Comuni di Scaletta ed Itala che , secondo l’accusa, sarebbero rientrati nelle loro case, in zone soggette ad evacuazione, nonostante usufruissero di un contributo per coprire i costi di una sistemazione alternativa.
La sentenza è del Tribunale di Messina, secondo sezione penale, che ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di altre cinque persone perché nel frattempo sono defunte. Le assoluzioni con le formule perché il fatto non sussiste e perché il fatto non costituisce reato.
Il processo scaturisce da un’inchiesta avviata qualche tempo dopo gli accertamenti svolti per il tragico alluvione del 1 ottobre 2009 che distrusse Giampilieri, Scaletta, Itala e tutte le aree circostanti facendo 37 morti.
Gran parte dei residenti dovettero abbandonare le loro case, traslocarono per molto tempo da amici, parenti o furono ospiti di alberghi. Secondo l’accusa in quei lunghi mesi che seguirono l’alluvione e prima della ricostruzione, qualcuno sarebbe ritornato a casa.