Divieto di avvicinamento all'ex moglie. L'ordine eseguito dai carabinieri

Redazione

Divieto di avvicinamento all'ex moglie. L'ordine eseguito dai carabinieri

mercoledì 07 Marzo 2018 - 17:42

I carabinieri della Stazione di Messina Giostra hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima nei confronti di un 45enne messinese accusato di aver compiuto atti persecutori nei confronti dell’ex moglie e del suo nuovo compagno.
Pedinamenti ripetuti, minacce ed insulti, lunghi appostamenti sotto l’abitazione, si sono susseguiti nel tempo con sempre maggiore frequenza costringendo la donna a cambiare abitudini e provocandole un continuo stato di ansia. Movente: la gelosia. Gli uomini dell’Arma, attraverso la Task force per il contrasto alla violenza di genere che opera a livello provinciale, hanno condotto, in brevissimo tempo, l’indagine che ha consentito di ricostruire il comportamento tenuto dall’uomo sin dall’interruzione della relazione sentimentale. Sotto la direzione della Procura, dove lavora un pool di magistrati che si occupa di questo genere di reati, si e’ giunti, in breve, a raccogliere i gravi indizi a carico del messinese.
La tutela delle donne costituisce un impegno quotidiano per i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina. In citta’ ed in provincia, l’Arma opera insieme a un apposito pool di magistrati. Rispetto al 2016, sono nettamente aumentate le denunce a piede libero e si e’ registrato un ulteriore aumento di oltre l’80% delle persone arrestate e lo stesso incremento dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare o di divieto di avvicinamento alla vittima. L’impegno dell’Arma a tutela delle donne passa attraverso una rete che, grazie alla capillare distribuzione sul territorio delle Stazioni Carabinieri, permette di essere pronti a recepire i segnali di disagio delle vittime. In tale quadro, sono state promosse attivita’ di formazione finalizzate a sviluppare, nei carabinieri che operano sul territorio, le capacita’ di identificazione della “violenza di genere” e di valutazione degli elementi di rischio e di pericolo nei singoli interventi per “lite domestica”. Lo scopo della continua opera di formazione e’ proprio quello di addestrare i militari a riconoscere le silenziose richieste d’aiuto anche grazie ad una attenta valutazione dei cosiddetti “reati sentinella”, in modo da poter applicare le giuste procedure nel minor tempo possibile.