Puntando al Rettorato, Cuzzocrea: Sarò primo tra i pari. Studenti sono nostri datori di lavoro. Ateneo sprizzerà ricerca

Redazione1

Puntando al Rettorato, Cuzzocrea: Sarò primo tra i pari. Studenti sono nostri datori di lavoro. Ateneo sprizzerà ricerca

martedì 06 Marzo 2018 - 19:39

“Il mio sarà un Rettorato in continuità nel metodo del prof. Navarra, ma con un trend più ambizioso perché non dobbiamo accontentarci, dobbiamo ottimizzare le nostre potenzialità puntando ad una prospettiva internazionale che ha un motore propulsore nella ricerca. Gli studenti saranno il cardine della nostra azione quotidiana, insieme ad una visione d’apertura al territorio che guarda agli atenei di spicco come esempio”. Questa la prima  uscita pubblica ed entusiastica del candidato a Rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, figlio d’arte di Diego (rettore dell’istituzione dal 1995 al ’98), che oggi pomeriggio non è riuscito a contenere la folla di gente che voleva assistere alla presentazione del suo programna tra accademici, dirigenti, dipendenti tecnico – amministrativi, giovani universitari e politici.

L’attuale docente ordinario del Dipartimento Chibiofarm dal 2011, dopo aver ricoperto il ruolo di prorettore alla Ricerca durante il mandato di Navarra, viene proposto praticamente da una “muraglia massiccia” dell’Ateneo, buona compagine della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Basti pensare che a sostenerlo per l’evento c’erano 10 direttori di dipartimento su 12, considerando che tra i due mancanti  c’è anche il suo rivale candidato di Fi, Francesco Stagno d’Alcontres (nipote invece di Guglielmo rettore fino al 1995) di cui dice:  “Anche nel programma del prof. d’Alcontres ho visto apprezzamenti per la nostra Governance e nell’ambito della ricerca. È anche questa prova di una visione democratica. Nessuna manovra masochista o da suicidio da parte sua. L’Università non deve avere colore politico e non deve essere identificata come tale”.

Ci si prepara dunque con uno spiegamento notevole di poteri, a giudicare dal numero delle presenze che intendono promuovere la carica da assegnare per il sessennio 2018-2024. Le votazioni si svolgeranno in prima battuta il prossimo 22 marzo e in seconda battuta il 27, con eventuale ballottaggio il 4 aprile. La scadenza per consegnare le candidature era lo scorso venerdì 2. A suffragare il loro assenso in platea anche il deputato nazionale neo eletto Navarra e il collega all’Ars Franco De Domenico.

“La continuità non può essere in senso conservatore ma moderno, spinta per il futuro ancor più impegnativo. Ognuno di noi è chiamato ad esprimersi. Una storia più lunga di noi stessi. Una cosa che va al di là delle preferenze personali. La scelta di Salvatore è stata dentro la squadra che ha raggiunto questo risultati. Ragionamento collettivo. Discussione franca. Forte sensibilità istituzionale”.

“C’e stato rispetto di tutte le componenti, compresa quella studentesca. Consapevolezza di essere parte di un nuovo progetto. Sforzo da raggiungere, un esito che parte da una considerazione collettiva”. Lo dice il prof. Mario Bolognari, Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, oltre che ordinario di Antropologia culturale.

Il prof. Puccio Anastasi del Policlinico universitario: “La sua candidatura mi ha riempito di gioia. Mi sono chiesto come tradurre le motivazioni. Questo docente deve avere  grande esperienza didattica. Continua esperienza in corsia. Entusiasmo classico dei grandi ricercatori. Scuola di prestigio internazionale. Insegna alla facoltà di Scienze dove ha portato la sua capacità”.

La ricercatrice a tempo determinato Marina Trimarchi, nonché ex candidata della Lega, racconta la storia di altre 120 persone che hanno constatato dinamismo nella condotta di Cuzzocrea.

Simona Corvaja, responsabile del personale tecnico – amministrativo. “Tra noi c’è grande stima e rispetto. Il prof. Cuzzocrea è entrato nella macchina amministrativa. Abbiamo visione comune. Ho avuto privilegio e pazienza per standard di eccellenza del prof”. 

Il prof. Achille Caputi, maestro del candidato, manifesta non solo fierezza ma anche emozione. “Ha vinto vari premi tra cui quello di una società di Cardiologia nel 2010 – dichiara -. Da Cincinnati a Londra il prof. Cuzzocrea è tornato a Messina per motivi sentimentali”.

Quasi 20 anni all’interno dell’Azienda ospedaliera “G. Martino” da ricercatore, direttore di dipartimento e poi dirigente completano un inquadramento strategico anche nella svolta della sfera economica dell’Amministrazione e in funzione dell’avanguardia.

Ed è il momento del candidato Cuzzocrea: “Voglio dirvi grazie per questo affetto e per queste emozioni. Ringrazio i direttori di dipartimento che hanno condiviso la mia candidatura. Pari dignita della nostra comunità accademica. Per la prima volta esiste il programma, il prof. Giovanni Moschella, amico e persona che stimo, sarà il prorettore vicario. Sono stato professore alla Ricerca con Navarra che mi ha fatto emergere e focalizzare anche sugli aspetti umani. Tutti sono i pilastri del mio papabile governo. Larga condivisione delle scelte che è il mio modus operandi e mi contraddistingue. Sarò Primus inter pares. Il Rettore deve sapere amministrare con equilibro. Deve tenere conto delle figure collegiali e dipartimentali che sino ad ora hanno operato bene e rappresentano il cuote pulsante. Deve sapere valorizzare tutte le aree dell’Ateneo. Rettore di tutti non è solo slogan. Grande università di ricerca, dinamica, fuoco vitale che funga da coadiuvante e collante tra mondo vicino e lontano, principi di trasparenza e merito. Mi scuso se ho intasato la posta elettronica dei colleghi per inviare le mie idee”.

“La ricerca è la mia passione – spiega Cuzzocrea – il farmacologo – e per raccontarla tutta ha conseguito, pure per passione, la seconda laurea in Medicina e Chirurgia all’Università  Cattolica ‘Nostro Signore del Buon Cinsiglio’ di Tirana, in connubio con Tor Vergata di Roma – . Si deve aumentare il budget dei finanziamenti. Risorse già predisposte dal Senato accademico. I laboratori: tre grandi laboratori, aperti a tutti, istituire premi e riconoscimenti per i Giovani meritevoli. Destinare quota di grandi progetti per tutti i dipartimenti. Dottorati da far crescere”.

E ancora il tema della Didattica. “Nuovi professori. Accreditamento dei corsi in lingua inglese. Aumentare didattica a distanza. Aiutare gli studenti che restano i nostri datori di lavoro. Vogliamo arrivare ad ampio raggio: agli affetti da dislessia, a chi necessita di supporto psicologico. La facoltà di Medicina e Chirurgia è stata casa mia per ben 18 anni dove sono stato anche dirigente medico di Farmacia. I cambi al vertice hanno deviato la realtà. È una delle università che ha concesso avanzamenti di carriera. 16 posti di ricercatori a tempo determinato con la legge di stabilità”.

“Il personale tecnico-aministrativo deve essere risorsa a cui fare corsi di perfezionamento. Ci vuole un animo lungimirante ed imprenditoriale. Rafforzare il rapporto con le imprese. Area economica e giuridica fondamentali per evitare attacco delle imprese. Laboratori pubblici-privato. Edilizia. Svolgere attività didattica al Papardo è difficile. Riaprire il laboratorio che si è incendiato. Informatizzare le aule per non fare vagare colleghi e studenti con proiettori e prolunga in mano. Voglio trasmettere a tutti voi che non bisogna smettere di migliorarsi”.

Infine, le università vengono sottoposte ad una valutazione per un ulteriore accreditamento ministeriale che serve a controllare i corsi di laurea scelti in maniera random su sei che vengono indicati dai vertici. A detta di Cuzzocrea, la scansione è precisa, “ci fa le pulci, si parla con gli studenti, verifica le nostre strutture e, sulla base dell’esame di questa visita, avremo una classificazione, com’è successo in altri atenei”.