Picciolo e D'Amore: "Hanno vinto gli incantatori di serpenti, quelli dei vaffa…"

Redazione

Picciolo e D'Amore: "Hanno vinto gli incantatori di serpenti, quelli dei vaffa…"

martedì 06 Marzo 2018 - 11:44

Per Beppe Picciolo e Fabio D’Amore, portacolori di Sicilia Futura scesa in campo tra le fila del Pd, le elezioni politiche del 4 marzo sono state una batosta in termini di risultato perché per i due candidati al Senato non è scattato nessun seggio. Niente scranno a Roma, né per D’Amore che era il candidato di Centrosinistra al Senato nel collegio uninominale di Messina, né per il leader si Sicilia Futura Beppe Picciolo, già reduce di una dura delusione alle ultime regionali dello scorso novembre.
“Un’enorme dimostrazione di stima e di fiducia politica, ma non è bastata! Grazie quindi di vero cuore ai quasi cinquantamila amici e cittadini che ci hanno votati ed hanno fatto sentire forte la loro voglia di essere rappresentati seriamente”: inizia così la nota stampa, un misto di delusione e speranza.
“Cinquantamila voti (di cui quasi 26mila nei 256 seggi di Messina) che non sono bastati a fermare le menzogne, le fake news, i giochi di parole, la falsificazione della realtà.
Hanno vinto gli incantatori di serpenti, quelli dei ‘vaffa’, formati all’università del sacro blog e che quindi possono discutere di tutto perché i poveri e sfigati scienziati, quelli che sui libri e nei laboratori ci lavorano davvero, sono solo dei “raccomandati che non capiscono che stanno appoggiando un sistema comunque marcio e corrotto, un sistema che va cambiato perché fa tutto schifo.
Hanno vinto gli antisistema, quelli che dei vaccini non sanno che farsene perché servono solo ad arricchire le case farmaceutiche, quelli che pensano di risollevare i nostri territori con la “mancia di disoccupazione”, quella tanto cara ai predoni della Cassa del Mezzogiorno, che forse vorrebbero ripristinare per mettere su un altro po’ di debito pubblico.
Ha vinto l’incoerenza ed il tutto contro tutti, e la sensazione è di vivere un nuovo medioevo fatto di streghe, stregoni e mille paure.
Un Medioevo tecnologico, favorito dalla democraticità di quegli strumenti nati per formare, informarsi ed essere informati ma il cui uso da parte di non meglio identificati soggetti (e qui c’è da avere veramente paura) ha reso i “social” un vero inferno.
A tutto questo aggiungiamo che una legge “brutta” ha permesso agli impresentabili di subissare di voti (non preferenze) la politica vera, la Politica alta, come quella rappresentata dal Ministro Marco Minniti e la frittata maleodorante non poteva che essere una vittoria, innegabile, di coloro che pensano di essere tautologicamente “i migliori”.
Basta questo per dire che da una classe politica, formata e pompata dalla poderosa crisi economica di questi anni, non ci sentiamo rappresentati… ma il popolo in democrazia ha sempre ragione.
Forti delle nostre piccole certezze esprimiamo al segretario del Partito democratico tutta la nostra vera ed incondizionata solidarietà, consapevoli, a differenza di altri territori, di aver dato il massimo per affermare i valori di un Partito che non deve vivere di ricordi ed avere rimpianti, ma deve continuare ad essere orgoglioso della propria storia e deve guardare al futuro come un’occasione per le nuove generazioni.
Un Partito che percepisce l’Europa come occasione di sviluppo e vive la Politica come servizio disinteressato per i cittadini. Su queste basi con il dottore Fabio D’Amore passiamo il testimone ai giovani, alle amiche ed agli amici di Sicilia Futura ed a coloro che dimostreranno di avere forza e coraggio per riportare a navigare veloce il nostro veliero sul cui pennone sventolerà sempre il motto “Noi ci crediamo e non ci arrendiamo”.
Ora lavoriamo al loro fianco senza rimpianti per un vero ricambio della classe politica facendo crescere i nostri ragazzi ed amici per un nuova e più grande avventura”.